Il Decreto Sicurezza e le misure repressive
Il DL Sicurezza, con misure severe contro migranti, minoranze e dissidenti, rischia di alimentare discriminazioni e di compromettere i diritti fondamentali.
Mobilitiamoci!La proposta di riforma della giustizia prevede:
Questi cambiamenti rischiano di compromettere l’indipendenza della magistratura, alterando l’equilibrio tra i poteri dello Stato.
Separare le carriere significa avvicinare il PM al potere politico. Il pubblico ministero rischierebbe di trasformarsi in un “avvocato dell’accusa”, perdendo il ruolo di garante della legalità e dell’imparzialità. Questo comprometterebbe la libertà di indagare su temi scomodi come corruzione, abusi di potere e criminalità organizzata. La storia della magistratura italiana dimostra che le conquiste nella lotta alle mafie sono state possibili solo grazie a una giustizia autonoma e libera da pressioni.
Parallelamente, la proposta di riforma istituzionale per un Premierato forte prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, rafforzando eccessivamente il potere esecutivo a scapito di:
Questo assetto rischia di indebolire i contrappesi democratici, ridurre il pluralismo e aprire la strada a derive autoritarie, specie in contesti politici dominati da maggioranze schiaccianti.