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Migrante ucciso: don Demasi (Libera), serve svolta su diritti

Verità e giustizia per Sacko significa soprattutto cominciare ad occuparsi di questa realtà della Piana senza aspettare di commentare il prossimo fatto tragico.

(ANSA) - POLISTENA (REGGIO CALABRIA), 4 GIU - "La morte assurda e violenta di Soumaila Sacko ci rende da una parte vogliosi di verità e giustizia ma dall'altra non può non provocare dentro ognuno di noi una riflessione sulle ragioni del dramma, sulla sua origine, sulle dimensioni di un fenomeno che coinvolge il nostro Paese ma anche il nostro territorio. Recentemente Soumaila e' stato ricoverato in ospedale a causa di un'ulcera e alcuni di noi hanno fatto la notte in ospedale con lui. Soumaila e' morto perche' nei nostri territori qualcuno ha deciso cosi'. E' quanto afferma don Pino Demasi, parroco del Duomo di Polistena e referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro. "Le forme stanziali così massicce - prosegue il sacerdote - dei migranti nell'area industriale di Gioia Tauro-Rosarno-San Ferdinando impongono ormai scelte di coraggiosa umanità e di rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo". Vanno trovate forme diverse di accoglienza ed integrazione, che azzerino lo sfruttamento dell' uomo sull'uomo, che superino il dramma delle baracche e dell' emarginazione. Responsabilità che devono partire a cominciare dalle più alte cariche dello Stato fino all'ultimo dei sindaci della Piana. Ci sono ragioni umane e sociali che impongono una svolta prima che sia troppo tardi. Prima che dilaghino forme di contrapposizione che rischiano di impoverire sempre più il dialogo e le possibili soluzioni. In questi anni - ha ricordato don Pino Demasi - sono stati veramente enormi gli sforzi dei vari Prefetti di Reggio Calabria ed in modo particolare dell'attuale Michele di Bari, delle forze dell'ordine e di tantissimi volontari singoli ed organizzati che non hanno voluto girarsi dall'altra parte. Il loro impegno, però, non basta, anche perché ritengo che non si può liquidare il fenomeno solo sul piano dell'ordine pubblico. Verità e giustizia per Sacko  significa soprattutto cominciare ad occuparsi di questa realtà della Piana senza aspettare di commentare il prossimo fatto tragico. Temi che spero non diventino solo occasioni virtuali di confronto social, ma consapevolezza concreta di impegno e di responsabilità da parte di tutti. Non si può demandare sempre altri ciò che spetta ad ognuno di noi, fratelli tra fratelli e figlio di un unico Dio". (ANSA).