"Attaccare la magistratura significa attaccare la Costituzione"
L'Assemblea Nazionale di Libera, riunita a Roma, esprime forte preoccupazione per gli attacchi alla magistratura italiana, scatenati da una campagna mediatica e da pubbliche dichiarazioni provenienti dai rappresentanti dei più alti livelli di governo e delle istituzioni. Queste accuse, che imputano ai magistrati un uso politico strumentale delle indagini e dei processi, costituiscono una continua opera di delegittimazione che indebolisce uno dei pilastri fondamentali dello Stato di Diritto.
Tutto ciò rappresenta uno scivolamento verso una grammatica estranea alla Costituzione. Si tratta di un attacco frontale e senza precedenti alla magistratura del nostro Paese, alla sua indipendenza e alle sue funzioni.
Siamo di fronte a veri e propri interventi a gamba tesa su provvedimenti e sentenze di magistrate e magistrati che, nell’esercizio del loro dovere istituzionale, applicano la legge, facendosi guidare dall’unica stella polare da seguire: la nostra Costituzione. È proprio questa indipendenza dai condizionamenti di qualsiasi tipo a costituire la misura dell'autonomia del magistrato.
Ribadiamo con forza che la difesa della loro autonomia e indipendenza non è solo sacrosanta, ma rappresenta il fondamento stesso della qualità della nostra democrazia. Attaccare la magistratura significa attaccare le fondamenta stesse della nostra Costituzione. Difenderla è un dovere civile e politico di tutte e tutti, per garantire il rispetto delle regole e la protezione dei diritti di ogni cittadino.