News // Mafie&corruzione

#30annidallestragi

Un torneo di calcio a 5, basket e beach-volley con i minori della giustizia riparativa provenienti da tutta Italia. I ragazzi scesi in campo con una maglietta "speciale" con i nomi delle vittime delle stragi di Cosa Nostra

#30annidallestragi

Anche lo sport deve e può ricordare le vittime innocenti delle mafie. In occasione del trentennale delle stragi di Cosa Nostra, domenica 22 maggio Libera ha organizzato la terza edizione il torneo “Sulle nostre gambe”, una sfida di calcio a 5, basket e beach-volley presso il Centro Playmore, in via della Moscova a Milano.  Un’edizione speciale, non solo per i trent’anni da quella strage, ma perché a giocare, insieme ai volontari di Libera, cittadini, studenti, volontari, rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo, sono scesi in campo i minori della giustizia riparativa del progetto nazionale “Amunì”, provenienti da tutt'Italia, giovani che riscoprono con Libera il senso dello Stato e di un percorso diritto nella legalità. La giornata di memoria e sport è stata anche occasione di incontro e confronto con “compagni di viaggio” che vivono gli stessi percorsi riparativi a centinaia di chilometri di distanza e di culture di riferimento.

Le varie squadre sono scese  in campo indossando delle magliette “speciali” coi i nomi delle vittime innocenti delle mafie e con il numero 30 sulle spalle (a celebrare l’anniversario). Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e gli agenti di polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Antonio Montinaro, Eddie Walter Cosina, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina sono tornati quindi in campo “sulle gambe” di tanti giovani , proprio il giorno prima dell’anniversario di Capaci, in un torneo di calcio, basket e beach volley pensato e voluto per non dimenticare.  Parlando di ciascuno di loro, delle loro storie, che sono la storia ferita della nostra Italia.

“Indossare una maglia coi nomi e cognomi delle donne e degli uomini uccisi nelle stragi di Capaci e via D’Amelio - commenta Lucilla Andreucci, ufficio di Presidenza di Libera - diventa anche un’opportunità di memoria, una testimonianza di coraggio, di dedizione e di rispetto verso quelle persone che non hanno esitato nel momento più disperato e che sapevano esattamente cosa rischiavano e quanto fosse importante il loro impegno. E lo Sport diventa un veicolo di memoria fondamentale con la sua forte valenza sociale perché capace di influire positivamente sulla qualità della vita, strumento immediato per condividere i concetti di cultura, di salute, di rispetto delle regole e dell’avversario, di confronto con i propri limiti, di consapevolezza delle proprie potenzialità, di inclusione e integrazione sociale”.

Durante il torneo tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione hanno scritto una parola e un pensiero dedicati a Falcone e Borsellino, su un grande lenzuolo bianco (in ricordo di quelli storici della Palermo del 1992). Questo lenzuolo verrà poi esposto presso i giardini Falcone&Borsellino di via Benedetto Marcello, durante la commemorazione ufficiale del 23 maggio.

Si ringrazia per la collaborazione Coop Lombardia