Campo per maggiorenni a Marina di Acate - Ragusa

  • Luogo: Marina di Acate (RG) - Sicilia
  • A chi è rivolto: dai 18 ai 50anni
  • Quota di partecipazione: 200,00 euro/persona
  • Posti disponibili: 15
  • Tipologia alloggio: Posto letto
  • Tipologia campo: Residenziale
  • Periodo: dal 17 giugno 2024 al 24 giugno 2024
  • Posti esauriti

Nella cosìddetta Fascia trasformata della provincia di Ragusa vivono e lavorano, spesso in condizioni di sfruttamento, migliaia di braccianti agricoli in prevalenza di origine tunisina e rumena. Le condizioni abitative dei braccianti e delle loro famiglie sono assai precarie e si inseriscono in un contesto dove mancano i servizi -  a partire dal trasporto pubblico - e di grave inquinamento ambientale, con ripercussioni anche sulle nuove generazioni, in condizione di povertà educativa. Durante la settimana di campo i partecipanti avranno modo di conoscere il territorio con le sue risorse e le sue criticità, ma soprattutto potranno intessere relazioni con le persone che subiscono gli effetti di politiche di marginalizzazione. Una settimana ritmata da incontri, esperienze di lavoro condiviso, confronto, giochi e attività con i/le bambini/e e i ragazzi/e. Queste attività queste potranno proseguire come impegno personale durante tutto l'anno. I partecipanti al campo verranno accolti dalle suore carmelitane missionarie che, insieme ai laici di Tu.C.Um., da due anni hanno deciso di vivere in questo territorio e di intessere relazioni e collaborazioni con molte associazioni impegnate in diversi percorsi progettuali tra cui la Caritas.

 

Attività formativa prevista

Il campo ambientato nella cosiddetta fascia trasformata avrà come temi centrali lo sfruttamento lavorativo, l’ìmmigrazione e l’inclusione. Ovviamente non mancherà la formazione sulla memoria come anche quella sui beni confiscati. Si darà spazio a interventi competenti e a testimonianze che avranno modo di raccontare l'area di Marina di Acate nelle sue varie sfaccettature. Verranno coinvolti i vari soggetti che operano nella zona, dalle associazioni, alle parrocchie, alle comunità religiose, alle ONG, alle cooperative.

Attività manuali

I partecipanti si occuperanno giornalmente di gestire i momenti di animazione dei bambini che abitano la fascia trasformata e che in modo continuo vengono seguiti dalle suore carmelitane e dagli altri operatori. A seconda delle necessità del momento si realizzeranno interventi di pulizia o di sistemazione di alcune strutture vicino le serre nelle quali abitano le famiglie dei lavoratori immigrati


Informazioni utili

Come arrivare:

In trenohttps://www.comune.acate.rg.it/home/index.php/2016-04-29-08-58-29/informazioni-turistiche/come-arrivare
In aereo: Aeroporto di Catania e Comiso, poi si prosegue con gli autobus per Vittoria o Acate.
In autobus: Da Catania e Comiso prendere un autobus per Vittoria o Acate.

Purtroppo tranne che con l’automobile non ci sono altri mezzi con i quali si può raggiungere Marina di Acate. Sia per chi arriva a Vittoria che per chi arriva ad Acate c’è la possibilità, previa comunicazione, di essere accompagnati nella struttura delle suore, a Marina di Acate, con le autovetture degli operatori del campo

Ospitalità: l'alloggio è previsto presso un convento di frati in camerate con posti lettoe/o brandine. Il campo presenta barriere architettoniche e può non essere adeguato a persone con disabilità motorie.

Alimentazione: L’alimentazione è pensata sia per celiaci e allergie varie ed anche per vegani e vegetariani, previa comunicazione. La cucina sarà gestita da un gruppo di volontari del territorio

Materiali obbligatori da portare: cappellino, guanti da lavoro, scarpe da lavoro, penna, quaderno.

Materiali consigliati da portare: costume da bagno, crema per il sole, macchina fotografica, strumento musicale.

 

Storia della realtà ospitante

Da gennaio 2022, una comunità di Suore carmelitane missionarie, insieme ai laici del gruppo Tu.C.Um. (Tutti custodi di umanità), è presente stabilmente a Marina di Acate, nel cuore della Fascia trasformata. Oltre a varie attività quotidiane (dal doposcuola per i bambini della primaria alla distribuzione di alimenti e indumenti), la presenza di suore e laici è il punto di riferimento per quanti vivono in quel territorio, che spesso soffrono per la solitudine e per la mancanza di un sostegno.

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