Manifesto ControEcomafie
19 mag 2025 - Cinque proposte, cinque impegni per la giustizia ambientale e sociale

La Giornata, che cade ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera, è un momento di ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie e, al tempo stesso, un rinnovato impegno collettivo contro criminalità organizzata e corruzione.
Istituita con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, la Giornata nasce nel 1996 in Campidoglio, quando venne letto per la prima volta l’elenco delle vittime innocenti, curato da SaveriaAntiochia, madre di Roberto. Da allora è divenuta un appuntamento annuale di partecipazione civile, memoria viva e responsabilità condivisa, che coinvolge scuole, associazioni e comunità di tutta Italia.
Negli anni, attorno a questo impegno sono nate esperienze concrete: uso sociale dei beni confiscati,percorsi educativi e formativi,reti internazionali, progetti di giustiziarigenerativa e sostegno a chi ha scelto di rompere con i circuiti mafiosi. Nel 2023 è nato a Roma ExtraLibera, spazio multimediale dedicato alle nuove generazioni per raccontare in modo innovativo la memoria e il fenomeno mafioso.
Dopo l’esperienza del 2025 a Trapani e in tutta la Sicilia, Libera sceglie di tornare al Nord per la XXXI edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno. La città che ospiterà l’iniziativa sarà Torino e sarà coinvolto tutto il territorio del Piemonte, un luogo che ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo della rete associativa.È a Torino che, nel 1993, prende vita il mensile Narcomafie (oggi lavialibera), promosso dal Gruppo Abele, con l’obiettivo di offrire uno strumento di conoscenza, analisi e informazione capace di far emergere le dinamiche mafiose e i traffici illeciti. Sempre in quell’anno, da Torino parte Gian Carlo Caselli per assumere il ruolo di Procuratore Capo a Palermo, all’indomani delle stragi, incarico che ricoprirà fino al 1999. Una città segnata da una forte tradizione di impegno civile e sociale, culla di esperienze come il Gruppo Abele e Sermig, e teatro di figure e storie che hanno segnato la memoria collettiva, come l’assassinio del Procuratore Bruno Caccia. Accanto alla forte identità industriale, Torino e il Piemonte hanno da sempre espresso una forte identità sociale, rappresentando un vivo contesto di partecipazione civica a tutela dei diritti. Il movimento sindacale, il movimento femminista e quello pacifista qui affondano le loro radici in profondità.Oggi Torino vive una fase complessa, tra crisi sociale, disuguaglianze e vulnerabilità, ma resta anche un laboratorio di innovazione, solidarietà e cultura. La Giornata 2026 vuole riportare al centro queste energie, rileggere le trasformazioni del territorio e rilanciare un impegno collettivo capace di costruire un futuro più giusto, libero e condiviso.
Leggi documento Introduttivo 21 marzo 2026 Fame di verità e giustizia Rigenerare legami, per costruire un futuro senza mafie e corruzione
Il programma centrale dell’edizione torinese prevede:
Venerdì 20 marzo 2026: raccoglimento con i familiari delle vittime innocenti delle mafie e veglia in suffragio.
Sabato 21 marzo 2026: corteo per le strade di Torino e, nel pomeriggio, seminari tematici.
Il 21 marzo sarà così, ancora una volta, un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, senza dimenticare chi ha perso la vita nelle stragi, nel terrorismo e nel dovere. L’intero territorio piemontese si prepara ad accompagnare il cammino verso questo appuntamento, che coinciderà con la chiusura del trentennale di Libera.