Anticorruzione Civica // Monitoraggio civico

La campagna OPEN OLYMPICS 2026

Tutti i passi della campagna Open Olympics 2026 fino a oggi, tra traguardi e sfide ancora aperte

La campagna OPEN OLYMPICS 2026

Viene lanciata a maggio 2026 la campagna Open Olympics 2026, promossa da 20 realtà civiche locali e nazionali, con il sostegno di una rete internazionale. L'iniziativa chiede trasparenza sui dati relativi alla realizzazione delle opere per le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali, in programma dal 4 febbraio 2026 nelle tre regioni italiane di Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.

Dopo anni di attivazione da parte di numerose realtà ambientaliste presenti nei territori interessati dai Giochi, all’inizio del 2024, come Libera, abbiamo raccolto la sfida di costruire e coordinare una rete nazionale. È così che nasce Open Olympics 2026, con l'obiettivo di promuovere la trasparenza dei dati e la tutela dell’ambiente.

Il lancio della campagna: l'impatto che ha avuto - maggio 2024

Nella primavera del 2024, la rete ha realizzato un primo “proto-monitoraggio”, basato sui dati presenti nei siti dei diversi soggetti coinvolti nei Giochi Invernali, con l’obiettivo di ottenere un quadro iniziale dello stato delle opere.

Grazie a questa prima ricognizione, abbiamo contato spese potenziali per oltre 5 miliardi e 720 milioni di euro, così suddivise:

Tutti questi dati – e molti altri – sono stati raccolti all’interno di un primo report di monitoraggio firmato da tutta la rete. Si tratta di un report che restituisce un quadro ancora parziale e frammentato, a causa della mancanza di un portale unico, trasparente e accessibile, in grado di riunire l’insieme delle opere, dei costi e dei soggetti coinvolti.

Proprio per questo, la richiesta centrale della campagna è stata la realizzazione di un portale pubblico, che garantisse trasparenza sostanziale nei confronti di cittadine e cittadini.
Nel primo report si legge infatti:

Non può rimanere inevasa questa istanza, perché abbiamo sia il diritto di sapere come cambiano i territori luogo dei Giochi, sia la responsabilità di monitorare le opere. Vogliamo avere la certezza di un utilizzo responsabile delle risorse, al fine di valutarne adeguatamente l’impatto sulle nostre vite e sull’ambiente, e assicurarci che nessuna di queste risorse si disperda in opacità o inefficienza, scoraggiando qualunque volontà di infiltrazione criminale, di stampo mafioso o corruttivo, e garantendo che vengano evitate spese inutili”. Continua a leggere qui

Le richieste della rete sono state presentate pubblicamente il 14 maggio 2024 a Pieve di Cadore (BN), uno dei territori direttamente coinvolti nei Giochi, alla presenza di Don Luigi Ciotti e dei/delle presidenti delle principali organizzazioni nazionali aderenti alla rete: Legambiente, Mountain Wilderness, CAI, WWF Italia, CIPRA, Italia Nostra.

Nel pomeriggio, a Calalzo di Cadore, si è tenuto un incontro pubblico con cittadini/e e associazioni della rete, per confrontarsi sul tema dei Giochi Invernali e iniziare a costruire una strategia condivisa di monitoraggio per i mesi successivi.

Il giorno seguente al lancio, sono arrivate le prime risposte pubbliche da parte di Fondazione Milano Cortina e Simico S.p.A., che hanno permesso di avviare un dialogo istituzionale. Questo si è concretizzato nell’ambito delle commissioni congiunte Antimafia e Olimpiadi del Comune di Milano, con l’obiettivo di progettare e costruire il portale della trasparenza richiesto.

Tutti gli incontri sono stati registrati e sono disponibili qui.

Nasce il portale della trasparenza: un risultato senza eguali- ottobre 2024

Oggi, come rete Open Olympics 2026, possiamo dire di aver raggiunto il nostro primo grande obiettivo: il 19 ottobre 2024 è stato ufficialmente lanciato il portale “Open Milano Cortina 2026”, ospitato all’interno del sito di Simico S.p.A..

Il portale offre dati aggiornati ogni 45 giorni riguardo ai progetti contenuti nel DPCM dell’8 settembre 2023, di competenza della Società Infrastrutture Milano Cortina (Simico S.p.A.).

Si tratta di un risultato senza precedenti per la società civile: è infatti la prima piattaforma di dati aperti nella storia delle Olimpiadi e Paralimpiadi, un traguardo di trasparenza e partecipazione senza eguali.

Questo risultato è un passo fondamentale per garantire il diritto di sapere di cittadini e cittadine, accolto con entusiasmo da tutta la rete Open Olympics 2026. Tuttavia, consapevoli che questo da solo non basta, la rete ha fin da subito ripreso il dialogo con Simico S.p.A., tramite le Commissioni congiunte del Comune di Milano, con l’obiettivo di:

Una volta ottenuti i dati, è partita una nuova fase di monitoraggio attivo. Siamo profondamente convinti che i dati, da soli, non siano risolutivi: la loro disponibilità rappresenta infatti solo il primo passo per esercitare il diritto di sapere. Questo diritto si realizza pienamente quando i dati vengono letti, connessi e interpretati, per formulare domande civiche concrete volte a migliorare la realtà.

Per questo motivo, la rete Open Olympics 2026 si è impegnata nel monitoraggio costante dei dati contenuti nel portale “Open Milano Cortina 2026”, mantenendo un approccio di cura del territorio e di prevenzione rispetto a possibili scelte opache.

Il monitoraggio dei dati del portale: ecco cosa è emerso- febbraio 2025

Il 14 febbraio 2025 abbiamo lanciato il secondo report della campagna Open Olympics 2026, mettendo in luce sia i progressi sia le criticità nella realizzazione del Piano delle Opere.

Basandosi sui dati aggiornati al 31 dicembre 2024, il report offre un’analisi dettagliata dello stato di avanzamento di 94 opere su 100 previste nel Piano, per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro.
Il report propone una lettura sia aggregata dei dati sia un’analisi specifica per le regioni Veneto e Lombardia, oltre che per le due province autonome di Bolzano e Trento.

Ecco alcuni dati chiave emersi dall’analisi di febbraio 2025, raccolti nel secondo report (ne parliamo più approfonditamente [qui]):

Sulla base di questi dati, abbiamo elaborato 4 + 1 domande civiche rivolte a Simico S.p.A., ai soggetti responsabili dei Giochi e a Fondazione Milano Cortina:

  1. Qual è il conteggio effettivo dei progetti? (Nel portale di Simico mancano 6 delle 100 opere previste dal Piano, oltre a quelle escluse dal DPCM ma comunque legate ai Giochi);
  2. Quali sono le fonti di finanziamento precise e le spese effettivamente sostenute? (Dettagli ancora assenti nel portale);
  3. Qual è l’impronta di CO2 delle opere? (Su cui Simico S.p.A. ha dichiarato di avere disponibilità di dati);
  4. Quali strategie verranno implementate per gestire i tempi ristretti e i costi derivanti, senza compromettere sicurezza e ambiente?

Inoltre, abbiamo chiesto che:

La Fondazione Milano Cortina 2026, attualmente in deficit patrimoniale di circa 108 milioni di euro (bilancio 2023), renda noto come intende reperire gli oltre 1,6 miliardi di euro necessari, per evitare che eventuali perdite ricadano su Stato ed enti territoriali, come previsto dagli attuali accordi.

I prossimi passi: advocacy, monitoraggio e partecipazione

La rete Open Olympics 2026 continua a lavorare su più fronti. Da un lato, prosegue il confronto con Simico S.p.A. e Fondazione Milano Cortina, con l’obiettivo di ottenere risposte alle domande civiche poste e di richiedere una trasparenza maggiore, che vada oltre il mero obbligo di legge.

A livello locale, la rete sta organizzando una serie di eventi territoriali per mantenere alta l’attenzione sul tema e ampliare l’alleanza civica a sostegno della campagna. Tra queste iniziative ci sono:

Parallelamente, è attiva una campagna di comunicazione che mira a raggiungere i media tradizionali e digitali, pagine di divulgazione online, social media e podcast, con l’obiettivo di far conoscere la campagna e mettere in luce le criticità legate ai Giochi Invernali.


(Se siete interessati/e a collaborare o ricevere maggiori informazioni, potete scrivere a common@libera.it.)

Infine, prosegue l’azione di monitoraggio, svolta dalle realtà locali promotrici della campagna, che si concentra sul controllo e l’analisi dei singoli progetti, sia quelli presenti sul portale di Simico S.p.A. sia quelli eventualmente non inseriti.

Cosa puoi fare? Aderisci alla campagna! // What can you do? Support the campaign!

To learn how you can support the campaign read here:

1. Aderisci ufficialmente come realtà collettiva
Se fai parte di un’associazione, organizzazione sociale, cooperativa, media o altro, puoi aderire ufficialmente alla rete!
Basta inviare una e-mail a common@libera.it con il logo della tua realtà e una breve motivazione di tre righe.
Più grande sarà la nostra rete di supporto, più forte sarà la nostra voce!

2. Diffondi la campagna attraverso i tuoi canali
Condividi la nostra campagna sui tuoi social media, newsletter ed eventi, mettendo in evidenza i risultati principali e le richieste di trasparenza.
(Consulta la sezione “strumenti a disposizione” per materiali utili.)

3. Coinvolgi altre realtà amiche
Promuovi la campagna Open Olympics 2026 presso altre organizzazioni, invitandole a diventare sostenitrici e a unirsi alla rete.

Essendo una campagna dal respiro internazionale, i suoi contenuti sono disponibili anche in inglese:

Sono disponibili anche diversi materiali grafici da utilizzare per tutte le attività di cui sopra:

Grafiche utili per la campagna Open Olympics 2026 (ITA / EN)

Hanno aderito alla campagna: 

Realtà italiane
Mensile Questo Trentino, Sport4society, Rivista mensile di informazione indipendente  AltrEconomia, CGIL - Belluno, ARCI Nazionale, Associazione GiustiziaClimaticaOra! 

CittadinanzAttiva APS, Fondazione OpenPolis, lavialibera, Climate Action South Tyrol, Associazione Amici di Roberto Morrione, Associazione 21 Marzo APS, ANPI Alto adige - sezione Südtirol, Federazione Nazionale Pro Natura-  Associazione Artcipelago- Touring Club Italiano - Comitato Civico Ambiente (Merate Lecco) - Comitato attuare la Costituzione (della Brianza lecchese e monzese)

Realtà internazionali
Entrepreneurship Development & Support Initiative (EDASI) - ONG, Fundación Mujeres en Igualdad (MEI) - Argentina, One More Percent (OMP) - Kenya


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