ControEcomafie
18 apr 2025 - Al via le iscrizioni ai gruppi di lavoro sulle filiere ecocriminali
Mercoledì 28 aprile dalle ore 11 alle 13 la Rete dei Numeri Pari sarà in piazza del Campidoglio per due ragioni: 1) chiedere l'approvazione della mozione con le proposte avanzate dal nodo romano per l’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu per la città, necessari a contrastare disuguaglianze, mafie e garantire i diritti e sicurezza sociale e ambientale ai cittadini e le cittadine colpite dalla crisi e dalla pandemia; 2) chiedere l'apertura di una vera discussione democratica e trasparente tra la Sindaca e le realtà sociali impegnate in città al fine di discutere nel metodo e nel merito le proposte per Roma.
Queste richieste sono il frutto di un percorso durato 5 mesi e che ha coinvolto decine di migliaia di persone attraverso assemblee, incontri pubblici, iniziative il cui sforzo è stato fatto nell’esclusivo interesse generale della città e che la Giunta Raggi ha ignorato e svilito, nonostante quanto previsto dall'articolo 3 del Codice del Partenariato Europeo. Questo obbliga le istituzioni che vogliono accedere ai fondi del NGEU a costruire i progetti attraverso la co-programmazione e alla co-progettazione con le parti sociali. Coinvolgimento e partecipazione attiva richiesta anche dall’articolo 118 della nostra Costituzione che prevede, su attività di interesse generale, la valorizzazione dell'autonoma iniziativa delle realtà sociali che mettono a disposizione conoscenze ed esperienze che l’ente pubblico non sarebbe in grado di mobilitare. Principi e modalità rese ancora più esplicite dalla sentenza n.131/2020 della Corte Costituzionale che afferma la necessità di co-programmazione e co-progettazione con i soggetti sociali, indicata come modalità più efficace e utile per le istituzioni locali allo scopo di combattere povertà, disuguaglianze e mafie sui territori.
Le proposte avanzate dalla Giunta invece - oltre a essere gravemente insufficienti e inadeguate a rispondere ai reali bisogni di chi abita la città - non sono state discusse né in aula Giulio Cesare, né con il resto della la città. Non rispondono alle esigenze di una città inclusiva, giusta e solidale che punti alla riconversione ecologica attraverso la partecipazione attiva dei soggetti sociali e sindacali. Questo avviene nonostante la drammatica situazione legata all'aumento delle disuguaglianze, della povertà, della precarietà lavorativa, al disagio abitativo, al taglio dei servizi e dei fondi per le politiche sociali, all’aumento della criminalità organizzata e del welfare sostitutivo mafioso.
La Giunta continua a governare con una logica burocratica figlia di una visione sbagliata del bene pubblico che vede ancora i cittadini e le cittadine come soggetti da controllare e non da valorizzare al fine di garantire un pluralismo sociale in città giudicando inutile e sterile l'enorme lavoro portato avanti in città dai soggetti sociali. Eppure sono gli stessi soggetti che in questi anni di malgoverno e anche in piena pandemia si sono rimboccati le maniche e attraverso forme di mutualismo e solidarietà hanno risposto alle necessità di decine di migliaia di famiglie lasciate sole proprie dalle istituzioni.
Durante la conferenza interverranno tra gli altri: Fabrizio Barca - Forum Disuguaglianze e Diversità; Giuseppe De Marzo - Libera; Eugenio Ghignoni - CGIL Roma e Lazio; Elisa Sermarini - responsabile comunicazione Rete dei Numeri Pari; Walter Tocci - Roma Ricerca Roma.