Giustizia sociale, pace e dignità. I percorsi di Libera dal Mediterraneo all'Africa Sub Sahariana.
Sappiamo che non è possibile guardare al continente africano attraverso un’unica lente. Il dramma dell'emigrazione e delle tragedie che continuano ad avvenire nelle acque del Mediterraneo hanno reso questo mare un cimitero e sono ormai centinaia i giovani tunisini scomparsi. A partire da questa consapevolezza, dal 2016 Libera ha promosso la sua azione prima in Maghreb in particolare in Tunisia, con associazioni di familiari vittime di dispersi nel Mediterraneo.
In seguito si è sentita la necessità di muoversi sempre di più verso le regioni Sub Sahariane del continente africano. Un continente su cui impervia a scalare fenomeni criminali o meno dai tratti mafiosi, una corruzione endemica, stereotipi dettati dal fenomeno migratorio e non solo. Allo stesso tempo esistono associazioni e movimenti che dall’azione locale a quella internazionale hanno le competenze e la capacità di raccontarci un'altra Africa e su cui possiamo creare una connessione virtuosa.
Un percorso che cresce e si alimenta con l’azione collettiva di realtà diffuse nelle varie regioni, agende e priorità differenti, unite da uno stesso bisogno di percorsi di dignità e riconciliazione nella promozione di una società giusta e pacificata.
Un percorso che vuole disfarsi di facili semplificazioni e stereotipi che troppo spesso creano un’errata opinione comune su cosa è legato a un fenomeno criminale e mafioso e cosa no.
Un percorso che vuole fare luce su chi tutti i giorni è un’alternativa alla violenza criminale in quella grande terra di popoli che rappresenta il continente africano.