Sostieni // Beni Confiscati

Sostieni le cooperative che resistono

I beni confiscati alle mafie sono sotto attacco. Difendiamo insieme chi li fa rinascere.

Negli ultimi due mesi abbiamo assistito a numerosi attacchi contro i beni confiscati alle mafie gestiti da cooperative sociali, in Campania, Calabria e Sicilia. La nostra rete è vicina alle cooperative sociali Beppe Montana e Valle del Marro, del circuito di Libera Terra, e alla cooperativa Terra Felix, che opera in Campania. Incendi, tagli di ulivi secolari, furti, danneggiamenti ai mezzi agricoli: un'escalation di violenza che colpisce chi ogni giorno costruisce un'alternativa concreta alle mafie.


Per Libera, nel solco della legge 109\96,  nata trent'anni fa grazie ad una grande raccolta di firme, il riuso sociale è un’arma potentissima contro le mafie, da difendere e tutelare. 

Insieme a oltre mille esperienze del terzo settore, abbiamo costruito un’alternativa reale al potere mafioso e corruttivo. Il lavoro quotidiano dei soggetti gestori è oggi fondamentale per le comunità: diritti, prospettive, lavoro, coesione sociale sono solo alcune delle strade che diventano percorribili grazie a questo impegno. Parliamo di 1.132 realtà in tutta Italia: segni concreti di un mondo migliore. 


Sotto attacco le cooperative : 

In Calabria un nuovo incendio doloso ha colpito un uliveto confiscato di 11 ettari in località Baronello, frazione di Castellace, nel Comune di Oppido Mamertina, distruggendo circa 830 alberi. Le fiamme hanno interessato in particolare la parte pianeggiante, dove si concentrava la maggior parte del raccolto. Il danno è stato ingente: si stima la perdita di circa 20.000 kg di olive, con un impatto che richiederà almeno tre anni per il pieno recupero produttivo.

Un attacco che fa seguito a quello a 5 ettari di grano biologico pronti per la mietitura a Gioia Tauro. Nelle stesse settimane, la cooperativa ha subito furti e sabotaggi sempre nell’agro di Gioia Tauro.

In Sicilia, lo scorso 8 luglio, un incendio ha colpito un appezzamentodi grano duro biologico in località Cuccumella (Comune di Lentini in provincia di Siracusa), mandando in fumo 20 ettari di campi. Nei giorni precedenti erano stati rubati attrezzi e materiali per l'irrigazione, oltre al danneggiamento del cancello d’ingresso, del centro congressi, delle attrezzature e del generatore di corrente, compromettendo anche l’impianto di videosorveglianza. 

Come Libera, siamo al fianco di queste cooperative,  ma è evidente che il susseguirsi di questi attacchi rappresenta una strategia intimidatoria sistematica, con l'intento di colpire chi lavora con dignità per restituire alla collettività ciò che la criminalità aveva sottratto, costruendo un'economia giusta, pulita e condivisa.

Ma c’è una verità che non si può bruciare:

quelle terre sono tornate libere, e il nostro impegno non verrà mai meno.

E' questa la risposta più bella che abbiamo imparato a dare: noi ci siamo, accanto a tutti quei percorsi di corresponsabilità che ora hanno bisogno di sostegno, con l’obiettivo di incidere sempre di più nei contesti che attraversiamo.