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Aiuti ai poveri e pulizia del territorio. Una fitta rete di solidarietà a Marsala

Iniziativa del presidio marsalese di Libera insieme alle associazioni «Amici del Terzo Mondo» ed Archè.

Aiuti ai poveri e pulizia del territorio. Una fitta rete di solidarietà a Marsala

Spesa per le famiglie bisognose, sostentamento per una comunità di africani che vivono in contrada Digerbato, la bonifica di tutto il borgo dei pescatori del villaggio Sappusi con la rimozione di oltre sei camion di rifiuti e resti di vecchie reti, ma anche una palestra gratuita. Si tratta di una rete di solidarietà attivata già durante il lockdown dal presidio marsalese di Libera insieme alle associazioni «Amici del Terzo Mondo» ed Archè, che da settimane, ogni venerdì raccoglie generi alimentari donati non solo dai soci, ma anche da tante altre persone che non fanno parte delle associazioni in questione, che settimanalmente donano un sacco di spesa abbondante. I viveri raccolti poi vengono convogliati nel centro sociale di Sappusi dove i volontari allestiscono i pacchi che poi vengono consegnati alle famiglie bisognose, le quali vengono convocate in maniera ordinata per evitare assembramenti.

«Si tratta di circa 130 persone - spiega Salvatore Inguì, direttore dell' USSM Ufficio di sevizio sociale per i minorenni del ministero della giustizia - e in particolare sono i genitori di bambini e ragazzi che gravitano attorno al centro di Sappusi, o dello stesso quartiere o di via Grotta del Toro che usufruiscono del doposcuola e di altri servizi, come la palestra o l' orchestra». Una catena benefica che sta diventando contagiosa e che attira a Marsala anche volontari provenienti da altri comuni. «Lo scorso venerdì - aggiunge Inguì - abbiamo ricevuto nel centro i ragazzi di un' associazione mazarese che si chiama: "Libera la solidarietà". Un gruppo che punta a creare un presidio di libera a Mazara del Vallo. Circa venti ragazzi di età compresa tra i venti e i trent' anni che si occupa di attività solidali e che insieme a Libera Marsala e Libera Castelvetrano si sono attivati per prestare assistenza ai giovani africani che si trovano presso l' ex cementificio di Castelvetrano. Braccianti agricoli che solo da poco e grazie alla rete solidale hanno l' acqua».

Dunque i volontari di Marsala stanno accompagnando i giovani mazaresi in una sorta di virtuoso percorso formativo. Secondo lo stesso principio di solidarietà i volontari marsalesi hanno iniziato a sostenere materialmente anche un gruppo di braccianti africani che vivono in condizioni di totale abbandono in un casolare di contrada Digerbato. «Uno di loro - aggiungono i volontari - aveva urgente bisogno di un dentista e un medico si è messo a disposizione gratuitamente mantenendo l' anonimato», ma senza il contributo di Libera, Amici del Terzo Mondo e Archè nessuno avrebbe aiutato quel giovane a risolvere il suo problema. Occhi puntati anche alla cura dell' ambiente, a partire da quello più prossimo, domenica scorsa una task force di volontari, con il contributo di: Rugby i Fenici, Libera la solidarietà, Fab Lab e Fratelli della Costa - tavola di Marsala hanno realizzato una vera e propria e massiccia bonifica del borgo dei pescatori di Sappusi. «L' iniziativa è nata dalla richiesta degli stessi abitanti del quartiere, che hanno manifestato il desiderio di ripulire la loro borgata. Abbiamo lanciato l' appello sui social network e nel giro di due giorni siamo riusciti ad organizzare una giornata di pulizia che ha raccolto a Sappusi davvero circa ottanta volontari». L' operazione di clean up ha dato come esito la racconta di tonnellate di immondizia. Una mole talmente ingente di spazzatura che per rimuoverla completamente i camion di energetikambiente hanno impiegato due intere giornate. «Tuttavia ci sono dei tratti in cui occorre l' intervento di escavatori, perché in passato nel terreno è stato incendiato materiale plastico (probabilmente cavi trafugati per la vendita del rame nel mercato nero), ma ci sono anche fibre di amianto e vecchie taniche di eternit che deturpano un ambiente che, se liberato da tali brutture, sarebbe invece bellissimo, vicino al mare e con una vegetazione spontanea particolarmente suggestiva - ha aggiungo Inguì -. Per questo il prossimo traguardo sarà la bonifica anche in questo senso». Purtroppo nell' antico borgo marinaro sono anche state trovate tantissime vecchie reti, gavitelli e corpi morti e persino barche dismesse e a pezzi, con ogni probabilità abbandonate sul posto da pescatori e resti di grossi gommoni. «Infatti la richiesta della categoria - aggiungono da Libera - è quella di posizionare sul posto campane o cassonetti destinati solo a loro».

Ma le attività messe in campo hanno anche uno scopo ricreativo ecco perché, finito il lockdown, è stata riaperta la Libera palestra, allestita con attrezzi ottenuti grazie a numerose donazioni che era stata chiusa nei mesi scorsi a causa della pandemia e che ora, invece, viene gestita secondo le prescrizioni anti-covid19, quindi con una frequentazione dilazionata e in sicurezza. «Crediamo che lo sport possa essere al centro di un movimento di aggregazione col valore aggiunto di insegnare il rispetto per il proprio corpo e favorire l' interiorizzazione delle regole - hanno precisato da Libera - ma il nostro intervento sociale punta a raggiungere ancora molti altri traguardi finalizzati ad un' appropriazione virtuosa del quartiere da parte dei suoi abitanti e non solo».

Il coordinatore del presidio di Libera: «Prossimo appuntamento è la giornata del migrante»

Coordinatore del presidio di Libera Marsala «Vito Pipitone» da poche settimane, Marco Saladino ha inaugurato un' attività dedicata esclusivamente ai più piccoli: Laboratorio di lettura sociale. Come nasce quest' idea? «Siamo venuti a conoscenza dell' iniziativa delle lettrici dell' Albero delle Storie del "Libro sospeso", ossia la possibilità di acquistare un libro presso la libreria da donare ai bambini le cui famiglie sono in difficoltà eco nomica. Da qui è nata l' idea di creare dei momenti non solo di consegna del libro, ma anche di lettura vera e propria per educare i piccoli prima di tutto all' ascolto e poi all' amore per la lettura. Sabato scorso abbiamo organizzato il primo appuntamento, invitando i bimbi a partecipare a piccoli gruppi e sempre rispettando il distanziamento fisico. A leggere è stata Vitalba Fiorino. È stato bello vedere i bambini interessati e divertiti. Alla fine una bambina ha anche voluto vestire lei stessa i panni della lettrice e ha letto a tutti i presenti il libro che aveva ricevuto in dono. Il laboratorio si terrà ogni sabato a partire dalle 17 nel centro sociale». La Libera Orchestra e il lockdown. «La Libera orchestra non ha mai smesso di essere in contatto, anche se solo virtualmente, in chat o tramite pc e stiamo lavorando per l' importante appuntamento del 20 giugno: giornata del migrante. Il progetto accoglie nuovi ragazzi africani, tra cui gli otto giovani residenti contrada Granatello ai quali in queste settimane abbiamo consegnato pasti caldi preparati dalla mensa fraterna "La Pira". Per non far venir meno lo spirito di unione tra tutti i componenti, prima abbiamo realizzato la canzone "Hallelujah" di Cohen attraverso registrazioni -video realizzate da ogni maestro e partecipante. Tutti i contributi sono stati assemblati e pubblicati on line anche da Libera nazionale, registrando un grande successo. Per il 20 giugno, allo stesso modo pubblicheremo la nostra esecuzione del brano "Mar dei Migranti" dei Sine Frontera, d' altronde il web non conosce frontiere». Progetti per il futuro? «Saranno tutti dedicati ai bambini e ragazzi del quartiere. A partire dal calcetto e dalla riqualificazione del giardino di Emanuela (dedicato ad Emanuela Loi) fino alla realizzazione di un orto sociale. E ovviamente stiamo programmando le attivitàper il 19.

Chiara Putaggio I Il Giornale di Sicilia I 10/06/2020