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Ubicato nel cuore dell’Agro nocerino sarnese, il Fondo Nappo è il bene confiscato a vocazione agricola più grande della provincia di Salerno, confiscato a Pasquale Galasso e oggi gestito dall’A.T.S. Terra Vi.Va. composta da ALPAA, un’organizzazione di agricoltori consorella del sindacato FLAI-CGIL, dalla cooperativa sociale Eteria, impegnata in percorsi di rigenerazione urbana e di accoglienza, e da Finetica, associazione che si occupa di promuovere la cultura della finanza etica e solidale. A partire dalla peculiarità di questa esperienza di riutilizzo, che vede il grande protagonismo del mondo sindacale, la proposta formativa mira a incrociare i temi tradizionali dell’esperienza di E!State Liberi!, primi tra tutti il riutilizzo sociale dei beni confiscati e la memoria delle vittime innocenti, con il macrotema del lavoro, che farà da filo conduttore. Il nome del campo “Io riattivo il lavoro” richiama infatti la campagna nazionale promossa da Libera e dalla CGIL che ha portato alla modifica del Codice Antimafia e all’approvazione della Legge 161/2017, ponendo l’accento proprio sul tema della tutela del lavoro. Il campo consentirà ai partecipanti di immergersi nella complessità della realtà territoriale che li ospita, grazie anche al coinvolgimento di diverse esperienze associative che animano il territorio e tra queste in particolare la Parrocchia di San Francesco di Paola, l’ANPI, la cooperativa Eteria (che si occupa in prima persona di promuovere le attività sociali sul Fondo tra cui i Campi di E!State! Liberi!), oltre naturalmente al locale Presidio di Libera. È inoltre previsto il coinvolgimento di associazioni di categoria legate al mondo del lavoro, dell’industria, dell’agroalimentare e dell’agricoltura.
Attività formativa prevista:
A partire dai temi tradizionali dell’esperienza di E!State Liberi!, primi tra tutti il riutilizzo sociale dei beni confiscati e la memoria delle vittime innocenti, la proposta tematica mira ad offrire ai partecipanti l’opportunità di un percorso di approfondimento e riflessione sul tema del lavoro, che sarà declinato in connessione con altre tematiche strettamente legate all’esperienza di riutilizzo del Fondo: agricoltura, ambiente, lotta alle agromafie e al caporalato, economia e sviluppo sostenibile. Attraverso il racconto di quella che è stata, è ancora oggi, la Resistenza in questo territorio ai partecipanti verrà offerta la possibilità di conoscere i luoghi simbolo e le bellezze del territorio che circonda il fondo. Durante le uscite alcune associazioni ci accompagneranno alla scoperta dei c.d. siti culturali minori, proveremo a raccontare di come semplici cittadini cercano di “educare al bello”, conosceremo storie di riscatto provenienti dal mondo del terzo settore. Saranno, inoltre, favoriti momenti di confronto con rappresentanti del mondo del lavoro e dell’industria, privilegiando le esperienze virtuose del territorio che si occupano di lavorare, trasformare, valorizzare e commercializzare i prodotti tipici, facendo sempre attenzione alla dignità del lavoro e dei lavoratori. La proposta formativa sarà curata in particolare da Libera, dalla cooperativa sociale Eteria e dalla FLAI CGIL.
Attività di impegno:
Ogni giorno, i partecipanti alterneranno la formazione e l’approfondimento sui contenuti della proposta formativa con una serie di attività manuali di gestione del Fondo. Naturalmente, si tratta per lo più di attività agricole, quali la piantumazione dei prodotti della terra e la loro cura e il supporto agli ortolani che gestiscono gli orti sociali. Il rapporto con gli ortolani costituirà in particolare un elemento caratterizzante dell’esperienza di campo, che consentirà ai partecipanti di sperimentare una relazione con la comunità sorta sul bene, anche attraverso il consumo dei prodotti coltivati in loco. Sono previsti inoltre piccoli lavori di manutenzione, di pulizia e di abbellimento del bene. In tutte le attività manuali, i partecipanti al campo saranno supportati dai volontari delle realtà associative coinvolte e, per le attività specifiche legate alla coltivazione, da personale specializzato.
Storia del bene e della realtà ospitante:
L’esperienza del Fondo Nappo muove i suoi primi passi nella seconda metà del 2018. L’assegnazione all’ATS è l’ultimo atto di un percorso avviato nel luglio del 2017 dal Comune di Scafati, in quel momento commissariato per infiltrazioni mafiose. La Commissione, grazie all’accompagnamento di Libera, mette a bando il terreno confiscato al boss Pasquale Galasso. Ad un anno dalla pubblicazione del bando, i terreni vengono assegnati per dieci anni a Terra Vi.Va., finalmente liberati e restituiti alla comunità grazie ad un progetto di riutilizzo sociale fondato sulla produzione agricola di alcuni pregiati prodotti tipici. Il progetto va molto oltre gli aspetti legati all’agricoltura e mira a fare di questi terreni - adiacenti al castello in cui Galasso aveva vissuto, anch’esso confiscato e sede della Guardia di Finanza - un simbolo di legalità concreta e un’opportunità di riscatto, di dignità, di lavoro e di sviluppo. Il Fondo viene intitolato alla memoria di Nicola Nappo, un giovane di 23 anni ucciso per errore a Poggiomarino, poco lontano dai terreni, il 9 luglio del 2009. Costituisce il più grande bene confiscato a vocazione agricola della provincia di Salerno. L’idea del progetto di riutilizzo è di risanare e riqualificare il bene, farne un presidio di legalità, sviluppare un’esperienza di agricoltura sostenibile e di qualità, basata sul rispetto della dignità del lavoro e dell’ambiente. I lavori di riqualificazione hanno caratterizzato tutta la prima fase delle attività, cui hanno fatto seguito le prime importanti iniziative di animazione sociale e rifunzionalizzazione del bene, a partire dalla straordinaria esperienza deli Orti Urbani, che occupano una superficie pari a circa il 10% dei terreni confiscati e che coinvolgono più di 100 ortolani. Sono state poi avviate le produzioni agricole vere e proprie, con la coltivazione, tra l’altro, del cipollotto nocerino DOP e del pomodoro San Marzano DOP. Pomodoro poi trasformato in pelato, grazie alla collaborazione con alcune aziende del territorio, e commercializzato con il marchio del Fondo.
Come arrivare:
In treno: stazione Fs di Scafati F (tratta storica Napoli-Salerno)
In aereo: aeroporto di Capodichino, Napoli, poi bus navetta fino alla stazione di Napoli Centrale
In autobus: da Napoli e da Salerno Sita SUD o busItalia (linea 4)
In auto: Uscita A3 Scafati, via Nuova S. Marzano, https://maps.app.goo.gl/wnju4nMxWK2seXH28
Sarà attivo un servizio di trasferimento dalla stazione FS Scafati al campo.
Alloggio: in tenda con sacco a pelo e materassino. Il campo non è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: l'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: sacco a pelo, tenda, asciugamani e teli, scarpe e abbigliamento comodo per lavoro e lunghe passeggiate, crema solare, cappello e protezioni solari varie
Materiali consigliati da portare: torcia, costume da bagno, spray anti zanzare (fortemente consigliato, soprattutto per persone allergiche)
Web e social della realtà: https://fondonappo.it , https://www.facebook.com/fondoagricolonicolanappo , https://www.facebook.com/EteriaCooperativaSociale
Dal 14 luglio 2025 Al 20 luglio 2025 | 200,00 € | Termini scaduti |