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Valenzano, cittadina posta nell'entroterra dell'hinterland barese, a soli 10 km dal capoluogo pugliese, con i suoi 18.000 abitanti è il primo gradino della Murgia barese. Nel patrimonio del Comune di Valenzano si contano decine di beni confiscati alla criminalità organizzata, solo pochi dei quali già assegnati e riutilizzati per scopi sociali. A seguito dello scioglimento per mafia dell'amministrazione comunale e successivo commissariamento prefettizio, è stata messa a bando ed assegnata alla cooperativa sociale “Semi di Vita” un'estensione di 26 ettari di terreno agricolo confiscato alla mafia. Qui sta sorgendo la Fattoria dei Primi, progetto di inclusione che punta a integrare i soggetti svantaggiati a partire dall'agricoltura sociale. In questi anni centinaia di cittadini hanno attraversato il bene confiscato per prendersene cura, ripulendo ed avviando le colture, nel segno di un territorio ricco di associazioni e realtà che si occupano del bene comune. Il campo nasce per promuovere le esperienze virtuose di cooperative ed associazioni che lavorano insieme a Libera sul territorio, per realizzare una progettazione condivisa, per supportare attivamente l'avvio delle attività sul bene confiscato, per dar nuovo impulso ad idee di cittadinanza attiva e responsabile. Una settimana intensa di impegno sui terreni agricoli confiscati alla mafia per sognare insieme un presente di solidarietà e giustizia.
Attività formativa prevista:
Insieme alle attività agricole che si svolgeranno su parte dei 26 ettari di terreno, in gestione alla Coop. Semi di Vita, sarà importante, considerato il cospicuo numero di beni confiscati presenti in questo piccolo Comune, approfondire la storia criminale che ha coinvolto Valenzano negli ultimi decenni, i collegamenti con la criminalità organizzata barese, gli accadimenti che hanno condotto al sequestro e alla confisca dei beni immobili nel Comune di Valenzano, fino alle ultime inchieste che l’hanno vista di recente protagonista.
Nel corso dei pomeriggi si alterneranno momenti di formazione sui temi scelti, dalla memoria delle vittime innocenti delle mafie e della ricostruzione del contesto locale alle attività laboratoriali con elaborati che potrebbero essere restituiti alla cittadinanza. In particolare, approfondiremo lo studio e l’applicazione della legge 109/96, ponendo l’accento sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, prendendo come esempio virtuoso la storia ed il lavoro svolto dalla cooperativa sociale Semi di Vita, nonché quella di altre realtà che operano nella Provincia di Bari. Un pomeriggio verrà poi dedicato alla memoria delle vittime innocenti delle mafie: a partire dalle storie di due vittime innocenti baresi raccontate dai familiari, ci si metterà in gioco in un laboratorio esperienziale, che tocchi con delicatezza le corde dei sentimenti e delle emozioni, provando a rendere protagonisti i partecipanti dando loro spazio di confronto e discussione. Infine, è previsto un momento di progettazione partecipata, sognando insieme un possibile modo di accettare la sfida lanciata durante l’esperienza, per proseguire l’impegno individuale e collettivo con Libera e sui beni confiscati. Solo così, infatti, potremo creare un follow up e dare continuità all’azione partecipativa dei ragazzi e delle ragazze, dando la possibilità per chi vorrà di seguire il progetto anche dopo la fine dell’esperienza del campo.
Attività di impegno:
Le mattine saranno dedicate ai lavori di sistemazione dei terreni. Manutenzione alberi da frutta, manutenzione pollaio, visita in apiario, manutenzione orto, sistemazione aree a verde comune.
Storia del bene e della realtà ospitante:
Il comune di Valenzano è tornato a regolari elezioni nell’autunno 2019, dopo che una Commissione Prefettizia straordinaria lo ha amministrato a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. L'emersione della connivenza tra amministratori pubblici, professionisti ed organizzazioni criminali comincia però già a dicembre 2009 con l'operazione DOMINO. Tra i beni sequestrati al clan Parisi in questa operazione centinaia di milioni di euro e centinaia di beni immobili, tra cui numerosi nella città di Valenzano. In particolare, un'estensione di territorio di 26 ettari sul quale il clan aveva investito sei miliardi di lire per poter, in un secondo momento, realizzare un centro di edilizia universitaria per una capacità di ospitalità di circa 3.500 persone. Il polo universitario, noto come Centro Integrato Universitario, sarebbe stata una struttura tra le più grandi in Italia e avrebbe offerto strutture didattiche di assoluta avanguardia. Le concessioni per la costruzione, già ottenute dal clan da parte del Comune di Valenzano, stavano per fruttare all’organizzazione guadagni milionari anche grazie alla collusione di imprenditori compiacenti. Le indagini hanno coinvolto anche l'amministrazione comunale, date le intercettazioni e le conclamate attività legate ai clan del paese attraverso appalti a cooperative con soci legati alla criminalità. A giugno del 2018 la Commissione Straordinaria ha emanato un avviso pubblico per concedere in comodato gratuito i 26 ettari confiscati. A seguito della partecipazione al bando con un progetto della Cooperativa Sociale Semi di Vita e successiva assegnazione, ha preso il via il riutilizzo per finalità sociali della più grande estensione agricola confiscata alla mafia della provincia di Bari.
La cooperativa ha avuto formale consegna dei terreni confiscati con verbale del 6 febbraio 2019, ma prima che siano state avviate effettivamente le attività sui terreni è stato necessario realizzare importanti lavori di rimozione di detriti e rifiuti. Durante il lungo periodo di abbandono, la parte perimetrale dei terreni è stata utilizzata come discarica abusiva, in particolar modo di materiale edilizio. Grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale di Valenzano e all'impegno concreto di centinaia di cittadini attivi in associazioni del territorio è stato possibile riportare i terreni ad una condizione positiva. Da dicembre 2019 sono quindi partite le prime piantumazioni: un primo ettaro di alberelli che costituiranno un boschetto al servizio della cittadinanza, un altro ettaro a fave per fornire sementi e la piantumazione di 600 piante di melograno a marzo 2020. A novembre 2021 la cooperativa è risultata vincitrice di un bando regionale per la realizzazione di opere all’avvio delle coltivazioni sui terreni: il pozzo artesiano, la condotta principale per l’irrigazione, 7 ettari a legumi, 10 ettari ad alberi da frutta fresca e secca e un pollaio per ospitare 1400 galline, tutto rigorosamente certificato biologico. Nel marzo 2022 è stato inaugurato l’Uliveto della Memoria: ognuno degli oltre cento ulivi secolari presenti sui terreni è stato dedicato ad una vittima innocente di mafia pugliese e gli è stata apposta una targa in legno, contenente un qr code che rimanda alla sua storia. Nei mesi successivi sono stati realizzati due pollai. sono stati piantati alberi da frutta per un totale di oltre 3600 alberi, è stato seminato grano e una parte dei 26 ettari è stata avviata ad orto. Alle attività agricole, necessarie al sostentamento economico della cooperativa, si sono affiancati progetti sociali di inserimento lavorativo con ragazzi provenienti dal circuito dei minori del penale sia in semilibertà che ancora detenuti. Sottrarre terreni e manodopera alla mafia consente di riequilibrare la formula matematica per cui meno per meno fa più.
Per approfondimenti sull'operazione DOMINO: http://www1.adnkronos.com/IGN/Regioni/Puglia/Mafia-operazione-delle-Fiamme-Gialle-a-Bari-in-manette-boss-e-colletti-bianchi_4058367619.htm
Come arrivare:
In treno: Stazione FS di Valenzano
In aereo: aeroporto Bari-Palese, raggiungendo successivamente Stazione Bari Centrale e successivamente da Bari Centrale in treno fino alla stazione di Valenzano.
In auto: Parrocchia di Ognissanti, Via Alfred Nobel, 4, 70010 Valenzano BA
Alloggio: in sacco a pelo su materassino, in camerata unica. Su richiesta, 3 camere con bagno disponibili. Il campo non è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: l'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: sacco a pelo, materassino. guanti da lavoro, scarpe da lavoro, cappello per il sole, necessario per igiene personale possibilmente ecocompatibile o biodegradabile, torcia a pile, borraccia.
Materiali consigliati da portare: crema solare bicchiere o tazza personale, costume da bagno.
Web e social della realtà: https://www.facebook.com/LiberaValenzano , https://www.instagram.com/liberavalenzano/ , https://www.liberavalenzano.altervista.org/index.php , https://www.facebook.com/semidivita , https://www.semidivita.com/
Dal 14 luglio 2025 Al 18 luglio 2025 | 160,00 € | Termini scaduti |