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Suvignano, il bene confiscato alle mafie più grande del Centro-Nord Italia, è un’azienda agricola immersa nelle colline senesi.
Un territorio nel quale il lavoro della terra da parte dell’uomo definisce e modella il paesaggio, in equilibrio costante con la natura e le stagioni. Il 16 novembre 2018, con un decreto del direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), le quote dell'intero capitale sociale dell'Agricola Suvignano s.r.l. sono state trasferite per finalità istituzionali a Ente Terre Regionali Toscane, l’Agenzia della Regione Toscana dedicata alla valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale per la realizzazione di attività legate all’interesse pubblico (come la tutela della biodiversità e la sperimentazione in ambito agricolo). Questo trasferimento è stato il risultato finale di un lungo iter giudiziario e amministrativo che, nel corso degli anni, ha coinvolto la Regione Toscana, l'allora provincia di Siena, i Comuni di Monteroni d'Arbia e Murlo, nonché l'associazionismo. È nata così la Tenuta di Suvignano, affidata e data in gestione a Ente Terre Regionali Toscane, in accordo con Regione Toscana e i Comuni di Monteroni d'Arbia e Murlo.
Il patrimonio immobiliare consta di 24 edifici per una superficie complessiva di circa 3.000 metri quadrati, 21 mila metri quadri tra immobili e magazzini e l’antichissima chiesa di Santo Stefano di fianco all'edificio principale: è una colonica di pregio in 638 ettari di terreno, di cui circa 620 nel comune di Monteroni d’Arbia e il restante in quello di Murlo. Le attività principali svolte all’interno del bene sono l’agricoltura e l’allevamento: campi di grano ed erba per il foraggio, alcuni olivi e un centinaio di ettari di bosco, pecore sarde, maiali di cinta senese e asinelli ragusani. Tre degli immobili della tenuta sono adibiti a uso turistico: Villa Tinaio (unico appartamento con 22 posti letto e possibilità di utilizzo della piscina), Villa Santo Stefano (due appartamenti rispettivamente di 8 e 6 posti letto, anch’essa con piscina) e il nuovissimo Ostello, realizzato e inaugurato appena un anno fa. Di interesse storico e architettonico è la Villa Padronale, risalente ai primi dell’Ottocento.
Ma perché partecipare ad un campo a Suvignano?
- Perché è un luogo meraviglioso, immerso nella bellezza di una delle campagne più fotografate al mondo
- Per stare a contatto con la natura e la terra incontaminata
- Per essere parte di un processo di cambiamento innescatosi in questo territorio
Attività formativa prevista
Il campo avrà residenza a Suvignano, all’interno dell’azienda agricola, negli spazi dell’ostello che sono dedicati agli ospiti della tenuta. Sarà a disposizione dei partecipanti l’intera tenuta agricola che ogni giorno ospiterà attività d’impegno civile come incontri, discussioni e laboratori e il cui fil rouge sarà la bellezza.
Al centro dell’esperienza vi sarà, infatti, la bellezza del territorio in cui si svolge il campo: le colline senesi, la via francigena, angoli di mondo incontaminati dove trovare e ritrovare bellezza. Ma non solo: ci sarà l’occasione di fare trekking e gite in bicicletta, il tutto all’insegna dello sviluppo ecosostenibile.
Al concetto di bellezza verrà affiancato quello di bene comune: la bellezza, infatti, è necessario preservarla, generando impegno e consapevolezza per i luoghi che si abitano. Cercheremo di stimolare riflessioni con momenti di incontro insieme alle realtà associative della rete di Libera e del territorio: ci concentreremo non solo sulla lotta alle mafie e all’illegalità ma anche su azioni di monitoraggio e sensibilizzazione riguardo il fenomeno della corruzione e del caporalato, in un’ottica di promozione della giustizia sociale.
Svolgeremo visite in luoghi significativi dell’antimafia toscana e senese, entrando in contatto con esperienze, storie e realtà associative che s’impegnano nell’accoglienza, in pratiche educative non formali e di non violenza per tutelare le bellezze del territorio toscano.
Attività di impegno
L’azienda agricola, data l’estensione del bene, possiede dei costi di gestione non trascurabili e, ancora oggi, sta facendo i conti con il periodo di chiusura causato dalla pandemia che ha visto, per molti mesi, l’assenza totale di turismo.
Obiettivo del campo è quello di garantire la nostra presenza e fornire un aiuto concreto con piccole attività di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, soprattutto in relazione ai lavori agricoli che ci saranno da svolgere nel mese di agosto:
• giardinaggio
• potatura degli ulivi (spollonatura)
• ripulitura e tinteggiatura di alcune zone della tenuta
• irrigazione
• pulizie degli ambienti
• opere di rifinitura di alcuni spazi dell’ostello di nuova costruzione
• manutenzione ordinaria
Come arrivare:
In treno: stazione Fs Monteroni d'Arbia (linea regionale Grosseto-Siena)
In aereo: aeroporto di Pisa (poi navette/treni per Firenze e per Siena FS) e aeroporto di Firenze (poi navetta per Firenze e treno per Siena)
In auto: SS 2 Cassia fino a Lucignano d'Arbia, poi SP 34 di Murlo
Alloggio: posto letto (letti singoli e a castello) in ostello, in camerate separate. Il campo non è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: l'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: borraccia, cappello per il sole, guanti da lavoro, abbigliamento comodo da lavoro
Materiali consigliati da portare: crema solare, quaderno per gli appunti e penna (altro di più specifico verrà comunicato in seguito)
Web e social della realtà: https://www.gonews.it/2018/10/25/suvignano-confisca-ritorno-attivita-agricola/ , https://www.facebook.com/LeDiscipline , https://www.facebook.com/toscana.libera , https://www.instagram.com/lediscipline/ , https://www.instagram.com/libera.toscana/
Dal 25 agosto 2025 Al 30 agosto 2025 | 180,00 € | Termini scaduti |