Tesserati con noi!
Unisciti a noi nella lotta contro mafie e corruzione: insieme per fare la differenza!
Il campo ricade all’interno di un’area geografica che è costituita da una larga fascia pianeggiante e collinare, ricca di ulivi e agrumi, delimitata a ovest dall’incantevole Mar Tirreno e ad Est dal massiccio montuoso dell'Aspromonte – confini naturali dai paesaggi straordinari. Storicamente la Piana di Gioia Tauro, frazionata in 33 Comuni, è il territorio in cui la 'Ndrangheta è nata e si è sviluppata, aggredendo un tessuto economico vitale, infiltrando vari centri amministrativi, drenando ingenti risorse pubbliche e imponendo, a partire dagli anni ’70 e ’80, un perdurante regime di terrore attraverso faide sanguinarie e lucrosi quanto terribili sequestri di persona. Tutto ciò ha fatto gravare sul territorio della Piana un generale impoverimento, una forte disoccupazione, il perpetuarsi di una cultura fatalista e il radicarsi di una mafiosità dei comportamenti. Respingendo il ruolo di “peso morto della storia”, varie realtà associative di origine cattolica, tra le quali Il Samaritano di Polistena, lottano da lungo tempo contro le logiche mafiose e la rassegnazione culturale, attraverso l’educazione e il volontariato. Da quell’impegno è nata, in una cerchia di ragazzi degli anni Settanta, una concreta aspirazione alla libertà e alla giustizia sociale. Guidati da un parroco divenuto nel frattempo attivista di Libera, quel gruppo di giovani si è reso protagonista negli anni 2000, fondando la cooperativa sociale Valle del Marro. A conclusione del progetto “Libera Terra” dell’Associazione LIBERA e con il sostegno del progetto Policoro della CEI, nasce quindi un’impresa sociale per coltivare in modo biologico circa 100 ettari di terreni agricoli confiscati alla ‘ndrangheta. Nel suo ventennio di attività, tra momenti difficili e grandi risultati, la cooperativa ha generato posti di lavoro, prodotti agroalimentari di qualità, alternative di vita, forme di sviluppo basate sulla redistribuzione dei beni. L’impegno e la progettualità della Valle del Marro sono sostenuti, nel territorio pianigiano, da enti istituzionali, Fondazioni e dagli attori sociali della rete di Libera: familiari delle vittime innocenti di mafia, testimoni di giustizia, imprenditori onesti e giornalisti coraggiosi, associazioni per il recupero dei minori, associazioni sindacali e antifasciste, Istituti scolastici e realtà educative. L’esperienza di campo a Polistena, nata proprio da questa rete crescente, propone al partecipante di “calarsi” in un clima di riscatto sociale e di rinnovamento. Vivere il campo significa spogliarsi di ogni preconcetto e lasciarsi “informare e formare” autenticamente dai vari testimoni. Significa partecipare alla valorizzazione dei beni confiscati con gesti di cura, di generosità, di consapevolezza civica. Significa condividere i propri valori con i giovani del posto perché “la catena sociale non pesi su pochi”, ma su tutti affinché nella città futura “ogni cosa che succede, non sia dovuta al caso, alla fatalità, ma sia intelligente opera dei cittadini.” (Antonio Gramsci)
Attività formativa prevista:
I partecipanti del campo svilupperanno consapevolezza e senso critico intorno alle tematiche che ruotano sull’importanza di produrre e consumare in modo partecipato e sostenibile, a partire dall’uso sociale dei beni confiscati alla mafia e dalle imprese cooperativa avviate su di essi. I temi specifici del campo faranno riferimento alla visione e all’etica cooperativa come una forma di vita e di scambio economico, tesi a contrastare lo sfruttamento e le diseguaglianze, e a promuovere l’esercizio della democrazia deliberativa nel mondo del lavoro. Saranno pertanto previste testimonianze e laboratori che permettano di analizzare economie criminali/filiere sporche e riconoscere modelli di economie attente al benessere della comunità sociale. I partecipanti ascolteranno testimoni ed esperti (familiari di vittime di mafia, giornalisti e imprenditori sotto scorta, rappresentanti delle Forze dell'ordine, educatori, sociologi, associazioni sindacali, operatori di Ong) per addentrarsi, con intelligenza ed empatia, nel movimento locale di liberazione da ogni forma di condizionamento mafioso, e per comprendere che la ridistribuzione delle risorse è un elemento imprescindibile per sovvertire il potere mafioso che è sempre più potere economico. Momenti, anche informali, di confronto con i giovani del posto, iniziative all'aperto e visite di luoghi significativi, accresceranno l’interazione dei partecipanti nella vita comunitaria.
Attività di impegno:
Le attività manuali sui beni confiscati concretizzano la parte fisica dell'impegno per un modello economico alternativo a quello dello sfruttamento mafioso. Con azioni semplici, il partecipante potrà prendersi cura della terra confiscata, collaborando con gli operatori della cooperativa sociale a varie attività:
In tal modo il partecipante lascerà un segno visibile, un’impronta sostenibile, del suo passaggio nella campagna, vivendo un’esperienza che rimanda al radicamento dell'uomo nelle dinamiche della vita naturale.
Storia del bene e della realtà ospitante:
I terreni agricoli - dislocati nei Comuni di Taurianova, Gioia Tauro, Oppido Mamertina, Rosarno e San Procopio - sono stati sequestrati e confiscati, tra gli anni Ottanta e Novanta, ai gruppi mafiosi dei Piromalli, dei Molè, degli Alvaro e ad altre famiglie satelliti, ancora particolarmente attivi nella zona e su contesti internazionali. Dal punto di vista criminale, la terra ha rappresentato una primaria fonte di investimento per la ‘ndrangheta, garantendo l'accesso più o meno illecito agli aiuti e alle sovvenzioni agricole; ma ha rappresentato anche una “fonte di onore”, capace di accrescere il pernicioso prestigio sociale del gruppo mafioso, attraverso il controllo del mercato del lavoro. A Polistena un palazzo di 6 piani, costruito negli anni ’80 e gestito fino agli anni '90 dalla cosca Versace come luogo di attività imprenditoriali e di spaccio di sostanze stupefacenti, si è trasformato, dopo la confisca nel 2010, in un Centro polifunzionale con attività socioeducative e servizi sanitari, intitolato alla memoria di padre Pino Puglisi. Il recupero di questi beni alla legalità, la loro rinascita produttiva e rigenerativa, il loro essere simbolo di riscatto sociale ed economico, sono un preciso e perentorio segnale di cambiamento e di rottura rispetto al passato, frutto della sinergia fra Stato e società civile.
Come arrivare:
In treno: Stazione di fermata Gioia Tauro o Rosarno. (Consultare i siti www.trenitalia.com e www.italotreno.it ).Si verifichi la combinazione degli orari del treno con le corse dei pullman di:
- Ferrovie della Calabriahttp://https://web.ferroviedellacalabria.it/orari-dei-trasporti/
Consultare orari Linea Gioia Tauro – Cinquefrondi A/R (autobus sostitutivo);
- ditta Lirosi Autoservizi https://lirosiautoserviziorari.com/orari1/menu/
che collegano Gioia Tauro o Rosarno con Polistena. N. B. Si possono verificare limitazioni del servizio dei pullman nel periodo estivo.
In aereo: Aeroporto di Reggio Calabria:Dallo scalo aeroportuale ci si può recare alla Stazione Centrale delle Ferrovie dello Stato in autobus o taxi, e da lì scegliere se viaggiare in pullman con Lirosi Autoservizi fino a Polistena o in treno verso Gioia Tauro.
Aeroporto di Lamezia Terme:Dallo scalo aeroportuale ci si può recare in navetta o in taxi alla Stazione Centrale di Lamezia Terme delle Ferrovie dello Stato, e da lì prendere il treno verso Gioia Tauro o Rosarno.
In autobus: Si può pianificare il proprio viaggio in autobus con le seguenti compagnie:
In auto: A2 Autostrada del Mediterraneo, uscita Rosarno, quindi proseguire sulla Strada a scorrimento veloce Ionio-Tirreno in direzione Gioiosa Ionica e uscire allo svincolo per Polistena.
Alloggio: luogo al chiuso presso la struttura del bene confiscato. Il campo è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: L'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: Tuta da lavoro o salopette, scarpa antinfortunistica, guanti in tessuto e in lattice, zainetto, cappellino a tesa larga, borraccia, crema di protezione dai raggi solari, lenzuola, federa e coprimaterasso, biancheria da bagno, prodotti per l’igiene personale, farmaci personali, documento d'identità e tessera sanitaria.
Materiali consigliati da portare: Penne, colori, quaderni. Piccoli strumenti musicali, a scelta (anche più di uno):
Web e Social della realtà:
Dal 14 luglio 2025 Al 19 luglio 2025 | 160,00 € | Termini scaduti |
Dal 21 luglio 2025 Al 26 luglio 2025 | 250,00 € | Termini scaduti |
Dal 4 agosto 2025 Al 9 agosto 2025 | 180,00 € | Completo |