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Un bene confiscato al clan dei casalesi nel comune di Casapesenna (CE), oggi, è un luogo vivo di arte e cultura, formazione e partecipazione, in cui ragazzi e giovani sperimentano i propri talenti creativi. Il Centro di Aggregazione Giovanile per l’Arte e la Cultura “Rosario Livatino”, sede di svolgimento del campo, è uno “spazio ibrido” che ospita il Caffè letterario & Pasticceria artigianale “Artespressa”, finalizzata all’inserimento lavorativo di giovani e donne, un’educativa territoriale per minori in situazione di svantaggio e un laboratorio di ceramica. I campisti saranno coinvolti nella gestione dell’attività di bar-pasticceria e del suo punto lettura, nell’organizzazione di eventi per ragazzi, giovani e famiglie, in laboratori creativi e nel riutilizzo sociale del bene attraverso la creazione di un murales e lavori di pulizia e manutenzione degli spazi interni ed esterni. Durante il campo, inoltre, i partecipanti avranno opportunità di scambio interculturale con i giovani ospitati nell’Ostello della Gioventù di Casapesenna, bene confiscato presso cui i campisti pernotteranno, gemellato con il Centro Livatino e gestito dall’Associazione Giosef Italy, che accoglie studenti europei.
Attività formativa prevista:
Durante il campo, i partecipanti vivranno ogni giorno esperienze formative che lasceranno il segno. Incontreranno testimoni autentici della lotta alla camorra e familiari di vittime innocenti: uomini e donne che scelgono il coraggio, la giustizia e la verità. Attraverso le loro storie, potranno sperimentare quanto sia potente il valore della memoria che diventa azione. Spunto di riflessione saranno anche gli incontri con le realtà del territorio che lavorano in rete con il Centro Livatino e con Artespressa: Libera, Comitato Don Diana, cooperative e associazioni impegnate per il riutilizzo sociale di beni confiscati, economia sociale, sostenibilità ambientale e cittadinanza attiva. Non solo ascolto, ma anche scoperta: durante la settimana i campisti esploreranno luoghi simbolo di resistenza civile e di riscatto sociale, tra la provincia di Caserta e la città di Napoli, visitando beni confiscati, beni comuni e realtà virtuose che oggi raccontano la complessità e la speranza di una terra che rinasce ogni giorno grazie all’impegno collettivo. Sarà un viaggio nella bellezza. Un’occasione per guardare il mondo con occhi nuovi e affermare, insieme, da che parte stare.
Attività di impegno:
I partecipanti saranno divisi in gruppi e verranno coinvolti in diverse attività manuali: laboratorio di street art in cui daranno vita a un murales; laboratorio di scrittura creativa per la realizzazione di un e-book che racconta storie di riscatto; laboratorio di pasticceria artigianale in cui sperimenteranno ricette tipiche; laboratorio di ceramica, in cui creeranno pezzi unici da portare con sé. Non solo arte, ma anche impegno concreto: promozione degli eventi estivi per ragazzi e famiglie, sistemazione del punto-lettura del bene confiscato, cura delle aiuole e piccoli lavori di manutenzione faranno sentire ogni partecipante parte di un progetto che restituisce valore e dignità ai luoghi, contribuendo a rendere il Centro Livatino ancora più accogliente e vivo.
Storia del bene e della realtà ospitante:
Il bene è un complesso residenziale confiscato nel 1995 a Luigi Venosa, destinato prima a Centro sociale ricreativo e poi in maniera definitiva a Centro di Aggregazione Giovanile per l’Arte e la Cultura. Il 14 luglio 2017 è stato assegnato in gestione a MaeditActio che nel 2020 ne ha avviato la riqualificazione in centro servizi intergenerazionale per minori e famiglie e nel 2024 lo ha intitolato al giudice Rosario Livatino. Il bene si presenta come uno spazio plurifunzionale di circa 300 mq interni e 500 mq esterni in cui vi sono: caffè letterario e pasticceria artigianale, punto lettura, sala mostre e convegni, aula per laboratori didattici, aula studio, laboratorio di ceramica e 2 cortili per manifestazioni all’aperto. Il Centro è gemellato con il vicino Ostello della Gioventù, un altro bene confiscato di Casapesenna, che ospita studenti provenienti da altri Paesi europei.
Le azioni del Centro Livatino si innestano nel processo di rigenerazione avviato dopo il martirio di don Peppe Diana, ucciso nella sua chiesa parrocchiale nel 1994, che continua ancora oggi grazie alla rete attiva tra ETS, enti pubblici, istituzioni scolastiche e universitarie, per dare nuove risposte ai bisogni e alle criticità evidenziate. La sua struttura organizzativa si basa su un modello integrato di attività, funzionalmente collegate tra loro per creare uno spazio ibrido, con l’intento di costruire un progetto effettivo di continuità per le persone svantaggiate prese in carico, in particolare giovani e donne provenienti dal Servizio di Educativa territoriale che hanno opportunità di formazione e di inserimento lavorativo nel bar-pasticceria del bene.
Come arrivare:
In treno: dalle stazioni FS di Roma Termini, Napoli centrale o Caserta: regionali per la Stazione di Albanova (San Cipriano d’Aversa)
In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi bus per stazione di Napoli Centrale e treno regionale per stazione di Albanova
In autobus: da Nord: A1 uscire alla barriera Napoli Nord e proseguire sull’Asse di supporto Nola-Villa Literno, uscita Villa di Briano; da Sud e da Est: A30 direzione Roma, uscire a Nola e proseguire sull’Asse di supporto Nola-Villa Literno, uscita Villa di Briano
In auto: da Nord - A1 uscire alla barriera Napoli Nord e proseguire sull’Asse di supporto Nola-Villa Literno, uscita Villa di Briano; da Sud e da Est - A30 direzione Roma, uscire a Nola e proseguire sull’Asse di supporto Nola-Villa Literno, uscita Villa di Briano
Sarà a carico dello staff lo spostamento dalla stazione di Albanova al bene confiscato che ospita il campo.
Alloggio: in letti a castello in camere multiple separate. Il campo non è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: l'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana.
Materiali obbligatori da portare: abbigliamento comodo, medicinali personali, occorrente per l’igiene personale, grembiule da cucina, guanti da giardinaggio, scarpe da ginnastica, borraccia.
Materiali consigliati da portare: asciugamani (oltre a quelli forniti dall’Ostello), spray antizanzare o contro punture di insetti, crema solare, impermeabile, ombrello.
Web e social della realtà: https://www.instagram.com/centro.rosario.livatino/ , https://www.facebook.com/centro.rosario.livatino , https://www.instagram.com/artespressa/ , https://www.facebook.com/artespressa , www.artespressa.it
Dal 30 giugno 2025 Al 6 luglio 2025 | 200,00 € | Prenota ora |