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Attività di impegno e formative:
La mattinata è dedicata allo svolgimento delle attività di impegno manuale (ristrutturazione del bene, attività di bonifica, affiancamento ai soci delle cooperative nelle loro attività quotidiane). Il pomeriggio viene organizzato con momenti di formazione e di approfondimento del fenomeno mafioso e del contrasto ad esso, a partire dal territorio e dalle realtà coinvolte. Sono previsti incontri introduttivi sulla storia del bene confiscato su cui si tiene il campo, sulla storia di Libera e testimonianze dirette dei familiari di vittime innocenti di mafia. Infine, la sera è il momento dedicato attività ludico/aggregative tramite l'organizzazione di spazi di incontro e confronto con le comunità e l'offerta culturale del territorio. Sono previste, inoltre uscite per conoscere le bellezze ed i luoghi simbolo del territorio.
L'attività di impegno prevalente, in affiancamento ai soci della cooperativa, durante il periodo estivo è la ripulitura degli spruzzini dell'impianto di irrigazione, la spollonatura degli ulivi, la cura dell'orto, attività di spietratura, ripulitura spazi in genere e rifacimento recinzioni.
Storia del bene e della realtà ospitante:
Riela Group di Catania, all'epoca della confisca - nel 1999 – era la quattordicesima azienda più florida di tutta la Sicilia con un fatturato di 30 milioni di euro 250 dipendenti e un parco di 200 camion nuovi fiammanti. I titolari erano Lorenzo Riela e suo figlio Francesco (condannato all'ergastolo per omicidio), legati tutti e due ai Santapaola. Il primo è deceduto, mentre il secondo sta scontando l’ergastolo per omicidio. Entrambi erano organici al clan Santapaola, che ha avuto da sempre il pallino dei trasporti. Subito dopo la confisca i Riela non si sono dati per vinti e hanno cercato in tutti i modi di rientrare in possesso del loro gioiellino. E visti i risultati ottenuti ci sono andati molto vicino. Il consorzio Setra viene costituito nel 2005 sotto la presidenza di Vincenzo Carelli, che contemporaneamente è consulente del Gruppo Riela sotto amministrazione giudiziaria. Al suo interno, oltre alle ditte individuali di Giovanni Borzì, Salvatore Lombardo, Gianluca Vinci, c’è la New Style Log Srl, società che ha sede presso lo stesso stabilimento del gruppo Riela, rappresentata da Giuseppe Spina, figlio di Barbara Riela. Dentro al consorzio Setra cè anche la Cargo Service cooperativa rappresentata da Filippo Intelisano, figlio di Giuseppe detto “Pippu u niuru”, reggente della famiglia catanese di Cosa Nostra, che insieme a Francesco Riela avrebbe messo in atto una strategia per contrastare i Santapaola e favorire i Carcagnusi, famiglia collegata a Vito Vitale, uomo dei Corleonesi palermitani. Dall’intesa tra Intelisano e Riela nasce una guerra mafiosa che culmina con l’uccisione, per errore, di Giovanni Riela al posto del fratello Francesco. In breve tempo molti dipendenti della Riela passarono a lavorare per il consorzio Setra, il quale letteralmente “rubò” diverse commesse all’azienda confiscata in virtù di una politica dei prezzi al ribasso. Il consorzio, nel giro di pochi anni, riuscì a mettere in ginocchio la Riela divenendone il maggiore creditore, per un importo pari a circa 6,5 milioni di euro. I fondi dello Stato tornavano ai Riela, attraverso il consorzio Setra, principale fornitore del Gruppo Riela confiscato. In questo modo i Riela sono diventati creditori verso lo Stato di 6milioni di euro. Il gruppo Riela confiscato pagava con i soldi pubblici importi maggiorati per i trasporti eseguiti in subappalto dal consorzio Setra. I dipendenti del Gruppo, pagati dallo Stato, potevano collegarsi, durante all’orario di lavoro, direttamente con i computer del consorzio controllato dai Riela e lavorare per loro. Lo Stato ha pagato gli autotreni del gruppo Riela per trasportare merce del consorzio Setra e non si trattava di qualche pacco: gli investigatori hanno calcolato che si trattava del 50% dei trasporti. Gli inquirenti percependo il torbido che si celava dietro il consorzio decisero di porlo sotto sequestro, ipotizzando che dietro di esso si celasse una manovra speculativa degli antichi proprietari per riprendere il controllo dell’azienda. Il sequestro durò poco: il tribunale della libertà provvide al dissequestro, ma il pubblico ministero Antonino Fanara fece ricorso e lo vinse in Cassazione. Nonostante la vittoria in sede giudiziaria, sul destino della Riela sono rimasti i decreti ingiuntivi del tribunale etneo che costringono l’azienda a versare i 6 milioni e mezzo di euro al consorzio Setra. Già nel 2007 lo spettro della liquidazione aveva investito il gruppo, ma un tavolo tecnico tra Agenzia del Demanio, Unioncamere, Italia Lavoro e Confcooperative aveva scongiurato la liquidazione e aveva anzi programmato un piano di rafforzamento industriale e di riqualificazione dei lavoratori per una successiva vendita. Il 10 gennaio del 2012 sono state avviate le procedure per la liquidazione del gruppo a seguito di una determinazione dell’Agenzia per i beni confiscati. I motivi? Troppi debiti: «l’azienda non riesce a stare sul mercato». A distanza di poche settimane dalla messa in liquidazione della Riela Trasporti, nella notte tra sabato e domenica del 29 e 30 aprile del 2012 sono andati a fuoco a Belpasso circa 6 ettari di un terreno confiscato proprio alla famiglia catanese gestiti dalla Cooperativa Beppe Montana Libera Terra.
Come arrivare:
In treno: scendere alla Stazione di Catania centrale, prendere il bus cittadino ed andare in aeroporto (Fontanarossa), attendere la navetta della Beppe Montana. La navetta effettua 2 recuperi: ore 13.00 si entra con il pranzo ore 17.00 si entra con la cena. Il luogo del recupero sarà comunicato per whatsApp a tutti i partecipanti – di norma il gruppo è creato il giorno precedente all’arrivo - Gli arrivi oltre le ore 17.00 saranno gestiti col singolo campista. Le partenze saranno gestite col singolo campista. Il giorno della partenza la struttura dovrà essere lasciata entro le 15.00
In aereo: Aeroporto Fontanarossa di Catania, attendere la navetta della Beppe Montana. La navetta fa due prese: ore 13.00 si entra con il pranzo ore 17.00 si entra con la cena Il luogo della presa sarà comunicato per whatsApp a tutti i partecipanti – di norma il gruppo è creato il giorno precedente all’arrivo - Gli arrivi oltre le ore 17.00 saranno gestiti col singolo campista. Le partenze saranno gestite col singolo campista. Il giorno della partenza la struttura dovrà essere lasciata entro le 15.00
In autobus: Scendere alla Stazione di Catania centrale, prendere il bus cittadino ed andare in aeroporto (Fontanarossa), attendere la navetta della Beppe Montana. La navetta fa due prese: ore 13.00 si entra con il pranzo ore 17,00 si entra con la cena Il luogo della presa sarà comunicato per whatsapp a tutti i partecipanti – di norma il gruppo è creato il giorno precedente all’arrivo - Gli arrivi oltre le ore 17.00 saranno gestiti con il singolo campista. Le partenze saranno gestite con il singolo campista Il giorno della partenza la struttura dovrà essere lasciata entro le 15.00
In auto: Uscita "Motta S. Anastasia" dell'autostrada Catania - Palermo. Poi, seguire le indicazioni "Motta S. Anastasia". Dopo aver superato il ponte che sovrasta l'autostrada svoltare a sinistra. Andare avanti sino al raggiungimento del cancello d'entrata posto a sinistra in prossimità di un cipresso. Il giorno della partenza la struttura dovrà essere lasciata entro le 15.00
Alloggio: camerata da 4, 6 o 8 persone, in letti a castello. Portare lenzuola e/o sacco a pelo. Il campo non è attrezzato per ospitare persone con disabilità.
Alimentazione: L'alimentazione, previa comunicazione, terrà conto delle allergie, intolleranze e richieste di dieta vegetariana o vegana
Materiali obbligatori da portare: Guanti da lavoro, scarponi antinfortunistica o da trekking, pantaloni lunghi, cappello, lenzuola o sacco a pelo, federa cuscino, tovagliolo di stoffa, repellente per zanzare
Materiali consigliati da portare: Costume da bagno, telo da mare, crema solare infradito per la doccia ed il mare, felpa.
Web e Social della realtà: https://www.coopbeppemontana.org/
Dal 13 luglio 2025 Al 19 luglio 2025 | 300,00 € | Termini scaduti |