Campo per minorenni e maggiorenni a Calendasco - Piacenza

  • Luogo: Calendasco (PC) - Emilia Romagna
  • A chi è rivolto: dai 16 in su
  • Quota di partecipazione: 85,00 euro/persona
  • Posti disponibili: 20
  • Tipologia alloggio: NON E' PREVISTA LA RESIDENZIALITA'
  • Tipologia campo: Non Residenziale
  • Periodo: dal 9 settembre 2024 al 13 settembre 2024
  • Posti esauriti

La cura del territorio a partire dalla rigenerazione dei beni confiscati

Il Capannone “Rita Atria”, primo bene confiscato per mafia di Piacenza, è il simbolo di un percorso virtuoso, che ha coinvolto il comune di Calendasco, Libera, le scuole e collettività. In questi sei anni è stato un vero esempio di riuso sociale di un bene confiscato grazie a tutte le attività promosse dal comune di Calendasco, che gestisce il bene. Il capannone è, inoltre, la Casa della Cultura della legalità, sede di Mafie Off Line e del Centro di documentazione antimafia gestito da Libera. 

La storia del Capannone “Rita Atria” può essere un modello per altri beni confiscati sul territorio? Tema centrale del campo sarà la progettualità per il recupero dei beni confiscati, ma non solo: nel corso dei cinque giorni parleremo anche di memoria, di migrazioni e di quanto succede nel territorio di Piacenza e provincia, tramite laboratori e incontri con esperti e famigliari di vittime innocenti. 

 

Attività formative previste

Incontri con esperti: 

  1. Testimonianze dai beni confiscati: i procedimenti che portano alla confisca e la gestione dei beni; la progettualità per il recupero dei beni; la progettualità per l’utilizzo sociale dei beni confiscati; 
  2. Gestione dei flussi migratori in Italia, con particolare attenzione a Piacenza; 
  3. La memoria e l’impegno: incontro con familiare di vittima innocente di mafia; 
  4. Presentazione del libro “Terre e Libertà. Storie di sindacalisti uccisi dalle mafie” in collaborazione con SPI-CGIL 

 

Attività manuali previste

progettazione e divulgazione di idee e proposte per il recupero dei beni confiscati in provincia attraverso la realizzazione di materiali audiovisivi. ?

Informazioni utili

Come arrivare:

Le attività si svolgeranno presso il bene confiscato di via Trebbia 3 a Calendasco https://goo.gl/maps/n7gNsdP1LA7CqdNj9 Per eventuali informazioni logistiche si farà riferimento al referente del campo.

Ospitalità: non è previsto l'alloggio. Il campo è attrezzato per la partecipazione di persone con disabilità.

Orari: gli orari saranno comunicati dal referente del campo ai partecipanti iscritti. 

Alimentazione: I pasti saranno preparati da una struttura esterna e serviti in porzioni monodosi secondo le disposizioni anti-covid. Previa comunicazione sarà possibile preparare pasti per celiaci, vegetariani o per altre eventuali esigenze. 

Materiali obbligatori da portare: computer portatile (pc) o tablet.

 

Storia del bene confiscato

Il capannone Rita Atria era la sede di una ditta di noleggio gru. Confiscato dal Tribunale di Palermo nel 2009, assegnato al Comune di Calendasco nel 2015, la mafia è uscita dal capannone però solo nel 2019 con la vendita all’asta degli ultimi mezzi. Il bene è composto da una parte produttiva utilizzata da Comune e Protezione Civile. Gli uffici ristrutturati grazie a un cantiere scuole della Scuola Edile, con 15 profughi che hanno ottenuto un diploma professionale europeo, sono la Casa della Cultura della Legalità. In questi anni ha ospitato convegni, corsi, mostre.

Link utili:

http://facebook.com/LiberaPiacenza

http://instagram.com/liberapiacenza

http://facebook.com/Calendasco

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