
Campo per maggiorenni a Suvignano
- Luogo: Monteroni D'Arbia (SI) - Toscana
- A chi è rivolto: dai 18 anni in su
- Quota di partecipazione: 160,00 euro/persona
- Posti disponibili: 12
- Tipologia alloggio: Posto letto presso l'agriturismo
- Tipologia campo: Residenziale
- Periodo: dal 5 giugno 2023 al 10 giugno 2023
- Posti esauriti
Terra e Bellezza:
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà."
Peppino Impastato
Suvignano, il bene confiscato alle mafie più grande dell’Italia del centro-nord è un’azienda agricola immersa nelle colline senesi. Un territorio nel quale il lavoro della terra da parte dell’uomo definisce e modella il paesaggio, in equilibrio costante con la natura e le stagioni. Il 16 novembre 2018, con un decreto del direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), le quote dell'intero capitale sociale dell'Agricola Suvignano s.r.l. sono state trasferite per finalità istituzionali all'Ente Terre Regionali Toscane, l’Agenzia della Regione Toscana dedicata alla valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale per la realizzazione di attività legate all’interesse pubblico, quali la tutela della biodiversità e la sperimentazione in ambito agricolo. Il trasferimento è il risultato finale di un lungo iter giudiziario ed amministrativo che, nel corso degli anni, ha coinvolto la Regione Toscana, l'allora provincia di Siena, i Comuni di Monteroni d'Arbia e Murlo, nonché l'associazionismo. È nata così la Tenuta di Suvignano, affidata in gestione a Ente terre regionali toscane, in accordo con Regione Toscana e i Comuni di Monteroni d'Arbia e Murlo.
Si tratta di 18 case coloniche e 21 mila metri quadri tra immobili e magazzini, una chiesetta di fianco all'edificio principale, una colonica di pregio in oltre 700 ettari di terreno, di cui circa 680 nel comune di Monteroni d’Arbia e il restante in quello di Murlo. Le attività principali svolte all’interno del bene sono l’agricoltura e l’allevamento: campi di grano ed erba per il foraggio, alcuni olivi ed un centinaio di ettari di bosco, pecore sarde, maiali di cinta senese e asinelli ragusani. C’è anche un agriturismo, immancabile in queste terre, nel quale alloggeranno i partecipanti, ai quali saranno assegnate due piccole case con cucina indipendente.
Perché partecipare ad un campo a Suvignano?
- Perché è luogo meraviglioso, immerso nella bellezza di una delle campagne più fotografate al mondo.
- Per stare a contatto con la natura e la TERRA incontaminata
- Per essere parte del processo di cambiamento finalmente innescatosi in questo territorio.
Attività formative previste
Il campo avrà residenza a Suvignano all’interno dell’azienda agricola. Negli spazi dell’agriturismo che sono dedicati agli ospiti. Saranno a disposizione dei partecipanti l’itera tenuta agricola che ogni giorno saranno impegnati in attività d’impegno civile come incontri, discussioni e laboratori all’interno delle quali il filo rosso sarà “la bellezza”. Soprattutto la bellezza del territorio in cui si svolge il campo, le colline senesi, la via francigena, angoli di mondo incontaminati dove trovare e ritrovare bellezza, non solo, ci sarà occasione di fare trekking, gite in bicicletta, all’insegna dello sviluppo sostenibile.
Cercheremo inoltre di stimolare la riflessione con incontri e visite a luoghi significativi dell’antimafia Toscana e Senese e incontrando esperienze e associazioni aderenti alla rete di Libera che s’impegnano nell’accoglienza, in pratiche educative non formali e di non violenza per tutelare le bellezze del territorio toscano.
Attività manuali previste
L’azienda ha subito sicuramente il periodo di pandemia, l’agriturismo è stato chiuso per tanto tempo e per lunghi periodi. Tutti stanno cercando di rimboccarsi le maniche per far ripartire l’agriturismo e l’azienda. Cercheremo anche noi di dare una mano con piccole attività di manutenzione:
- giardinaggio
- potatura Ulivi (Spollonatura)
- irrigazione
- pulizie
- manutenzione ordinaria
Informazioni utili
Come arrivare
in treno: Stazione di Monteroni D’Arbia
in auto: saranno fornite dallo staff del campo tutte le informazioni necessarie
Ospitalità: si dorme in posto letto ospiti della struttura nel bene confiscato
Alimentazione: previa comunicazione l'alimentazione prevista durante il campo è pensata anche per celiaci ed allergie varie.
Materiali obbligatori da portare: Cappello per il sole, Guanti da lavoro, igienizzante, Borraccia, crema solare, quaderno degli appunti e penna (altro verrà comunicato in seguito).
Storia del bene confiscato
Il bene di Suvignano può essere considerato a pieno titolo un simbolo per la confisca alle mafie in Toscana, un emblema dello Stato che si oppone a quella criminalità organizzata che in Toscana, terra di ricchezze finanziarie e paesaggistiche, ricicla i propri guadagni illeciti e fa affari. Dopo anni di stallo infatti, pochi mesi fa si è mosso il primo passo operativo per restituire finalmente il bene alla comunità e ai cittadini: il conferimento delle quote sociali di “Agricola Suvignano” a Ente Terre Regionali Toscane, che già si occupa di altre proprietà demaniali o in gestione, fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale e tutela e valorizza le risorse genetiche autoctone.
La storia giudiziaria della tenuta inizia con il giudice Giovanni Falcone, che nel 1983 sequestra l'azienda una prima volta all'imprenditore palermitano Vincenzo Piazza, sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra e della quale si rivela un personaggio tutt’altro che secondario. Il costruttore siciliano ne rientra successivamente in possesso. Tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro, affidato alla gestione di un amministratore giudiziario. Poi, nel 2007 appunto, la condanna e la confisca definitiva.
Dopo una lunga controversia il bene è stato destinato alla Regione Toscana che, in collaborazione con i comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo, lo gestirà in prima persona.
Le Discipline è l’associazione braccio operativo di Libera Toscana e gestirà il campo. Si tratta di un’associazione di promozione sociale che nasce nel settembre del 2016 dopo anni di attività e gestione della Bottega dei saperi e dei sapori di Libera Terra (La Disciplina della terra) di Firenze.
L’associazione è composta da giovani dai 18 anni in su che forti dell’esperienza all’interno di Libera e del lavoro di anni, sul territorio e nelle scuole, hanno deciso di fare un salto di qualità costituendosi associazione e promuovendo, attraverso la partecipazione politica e la formazione, i temi della legalità, della giustizia sociale e della cittadinanza attiva.
Per ulteriori informazioni visita i link dei siti e le pagine social delle realtà che organizzano e/o ospitano il campo:
https://www.gonews.it/2018/10/25/suvignano-confisca-ritorno-attivita-agricola/
.https://www.facebook.com/LeDiscipline
https://www.facebook.com/toscana.libera