
Campo per gruppi a Reggio Calabria - Parco Ecolandia
- Luogo: Reggio Calabria (RC) - Calabria
- A chi è rivolto: Gruppi organizzati
- Quota di partecipazione: 160,00 euro/persona
- Posti disponibili: 33
- Tipologia campo: Residenziale
- Periodo: dal 10 luglio 2022 al 16 luglio 2022
Un bene rinato nello Stretto
Tutte le esperienze, sia quelle residenziali che non residenziali, sono organizzate nel rispetto della vigente normativa Covid-19.
Il campo si svolge nel quartiere periferico di Arghillà, nel comune di Reggio Calabria. La località si affaccia sullo Stretto di Messina, caratterizzato da ampi spazi un tempo totalmente coltivati a vigneto, in cui dagli anni ’80 sono stati realizzati molti insediamenti di case popolari. L’assenza di servizi, la precarietà dell’urbanizzazione primaria, hanno dato luogo a situazioni sociali problematiche e di forte degrado. In tale contesto, riqualificando le aree intorno ad un forte Umbertino del 1889, è stato creato un parco tecnologico ambientale, denominato Ecolandia.
Tale realtà, gestita da un omonimo consorzio a forte valenza sociale, vede al suo interno la presenza di un bene confiscato e offre numerose occasioni di approfondimento sul tema della gestione delle risorse ambientali e della presenza della ‘ndrangheta nel loro illecito utilizzo.
Ecolandia costituisce un’occasione di sviluppo e di riscatto, oltre che una realtà di sostegno delle numerose attività e istanze per contrastare la difficile realtà sociale.
ATTIVITÀ PREVISTE
A partire dalla natura del bene confiscato (struttura illegittimamente realizzata su una spiaggia e ricollocata a Ecolandia, dopo sequestro e
assegnazione) il campo consente di: - approfondire i temi delle attività criminali relative all’ambiente, legate al traffico e allo smaltimento illegale dei rifiuti e all’uso
illecito del suolo; - conoscere il fenomeno ‘ndranghetistico nella realtà calabrese, incontrando testimoni privilegiati e la rete di imprenditori pizzo free “Reggio Libera Reggio-la libertà non ha pizzo”; - approfondire la tematica dei beni confiscati, visitandone alcuni presenti
in città, gestiti da enti con finalità sociali.
Attività Manuali Previste:
Le attività manuali strettamente legate all’esperienza proposta avranno come
obiettivo: - il completamento delle opere di identificazione e caratterizzazione del bene confiscato ricostruito e delle altre installazioni realizzate con parti del
bene originario; - manutenzione dei camminamenti e sentieri di accesso alla struttura per renderla fruibile ai soggetti con disabilità; - l’arredo a verde delle aree limitrofe al bene e la manutenzione delle 7tappe del percorso di educazione ecologica “Laudato sì”; - il recupero di spazi verdi e per attività sportive del quartiere di Arghillà, in collaborazione con le realtà e i soggetti presenti sul territorio. I partecipanti al campo, organizzati in piccoli gruppi, possono operare in parallelo svolgendo nelle ore mattutine le attività manuali previste, mentre nelle ore pomeridiane si potrà completare l’esperienza con gli incontri, le testimonianze e le visite guidate previste. Due pomeriggi saranno dedicati alla conoscenza/fruizione dei luoghi incantevoli del territorio, compreso un tuffo nelle acque dello Stretto.
Informazioni utili
Come arrivare:
In treno: Stazione Reggio Calabria Catona o Stazione Centrale di Reggio Calabria
In aereo: Aeroporto Reggio Calabria
In autobus: Stazione Villa S.Giovanni + bus urbano
In auto: Uscita A3 – Reggio Calabria Arghillà
Ospitalità:
Alimentazione: Previa comunicazione l'alimentazione è prevista anche per vegetariani e celiaci. La cucina è gestita dai partecipanti con la supervisione del referente del campo per la colazione e del pranzo e da un servizio esterno per la cena.
Materiali obbligatori da portare: Sacco a pelo, stuoino, prodotti per l’igiene personale, borraccia, guanti da lavoro, costume da bagno e telo mare.
Materiali consigliati: cappellino, crema solare, cuscino.
STORIA DEL BENE CONFISCATO
Reggio Calabria è una delle realtà a più alta densità di beni confiscati alla mafia, fra cui la struttura lido “la Cubana”, illegittimamente realizzata su una spiaggia e ricollocata a Ecolandia dopo il sequestro e l'assegnazione al Consorzio Macramè, avvenuta nel 2017. Esistono purtroppo molti esempi di controllo del territorio da parte delle famiglie mafiose, una diffusa cultura dell’abusivismo edilizio e dell’uso privatistico del bene comune. A tutto ciò si contrappongono esperienze ed iniziative di contrasto portate avanti con determinazione dai cittadini, dalle imprese e dalle istituzioni locali, che vanno conosciute e valorizzate per guardare con nuovi occhi la complessa realtà calabrese.